Crocetta in commissione Antimafia, è bagarre. Fava abbandona seduta tra urli. Bindi, riascolteremo il governatore

Crocetta in commissione Antimafia, è bagarre. Fava abbandona seduta tra urli. Bindi, riascolteremo il governatore
2 agosto 2016

crocetta260x200Bagarre in commissione Antimafia durante l’audizione del presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Quando alcuni commissari hanno posto la questione dei rapporti tra Crocetta e Confindustria Sicilia, i toni si sono surriscaldati e alla fine il vicepresidente della commissione, Claudio Fava (Sinistra Italiana-Sel), ha abbandonato la seduta tra le urla dei commissari, del governatore siciliano ed anche della presidente della commissione, Rosy Bindi (Pd). Incalzato dalle domande soprattutto di alcuni commissari (la forzista Stefania Prestigiacomo, il pentastellato Riccardo Nuti e lo stesso Fava), Crocetta ha iniziato ad innervosirsi chiedendo di poter rispondere in modo completo alle domande che gli venivano fatte. I commissari hanno continuato a bersagliarlo con nuove domande, anche alzando la voce. Sottolineando di non aver “mai avuto rapporti affaristici con Confindustria Sicilia” che gli abbiano “in qualsiasi modo procurato benefici”, Crocetta ha chiesto “rispetto” ai commissari, invitandoli a non fare allusioni di alcun tipo. La presidente Bindi e’ dovuta intervenire piu’ volte richiamando all’ordine i commissari coinvolti, quasi tutti siciliani. Bindi ha anche piu’ volte secretato e desecretato la seduta per il clima incandescente che e’ venuto a crearsi.

“La lotta alla mafia come la sta facendo questo governo regionale non l’ha mai fatta nessuno in Sicilia”, ha urlato Crocetta affermando che “con Antonello Montante (il presidente di Consindustria Sicilia ora indagato per mafia, ndr) abbiamo fatto insieme una battaglia per liberare la Confindustria siciliana dalla mafia”. Dopo numerosissimi botta e risposta, durati per decine di minuti, Fava ha quindi abbandonato la seduta. Al termine dell’audizione, Crocetta ha commentato con i cronisti quanto accaduto: “E’ veramente deprimente. A parte il fatto che se alcuni di questi personaggi avessero fatto un centesimo della lotta alla mafia che ho fatto durante la mia vita…. Forse sarebbe opportuno che parlasse di piu’ il loro impegno piuttosto che le polemiche politiche. Ma come si fa – ha detto – a fare polemica politica sulla lotta alla mafia? Lo trovo allucinante. Sono accusato di aver difeso la Confindustria siciliana, di aver avuto rapporti affaristici con loro? Sono falsita’. Non ci sono nemmeno mie dichiarazioni al riguardo, mentre tutti questi signori sono quelli che in passato hanno esaltato la lotta alla mafia”. Chiudendo la seduta, Bindi ha ‘stigmatizzato’ il comportamento di alcuni commissari affermando che Crocetta tornera’ per un’altra audizione, che dovra’ pero’ svolgersi in modo diverso. Nel corso dell’audizione, Crocetta aveva denunciato l’onnipresenza della mafia in Sicilia, dai pascoli alla macellazione della carne, dalle concessioni demaniali al fenomeno dei roghi, parlando anche dell’emergenza rifiuti “che ora e’ superata”.

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