Chi sarà ai funerali di Stato di Berlusconi. Polemiche su lutto nazionale

Chi sarà ai funerali di Stato di Berlusconi. Polemiche su lutto nazionale
14 giugno 2023

Molti esponenti della politica italiana, ma anche internazionale, parteciperanno oggi ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, alle 15 nel Duomo di Milano e saranno celebrati dall’arcivescovo Mario Delpini tra imponenti misure di sicurezza. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, saranno presenti 32 esponenti del governo, tra ministri, vice ministri e sottosegretari. Per quanto riguarda i partiti, saranno presenti la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader di Iv Matteo Renzi, il segretario di Azione Carlo Calenda, il fondatore della Lega Umberto Bossi, il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, Pierferdinando Casini. Presente anche l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, il senatore a vita ed ex premier Mario Monti, mentre non ci sarà naturalmente Romano Prodi, colpito oggi dalla morte della moglie Flavia. Assente anche il presidente M5s Giuseppe Conte, così come il leader di Si Nicola Fratoianni.

Molti gli ospiti attesi anche dall’estero, anche se la lista non viene diffusa per motivi di sicurezza. Dovrebbero però partecipare, tra gli altri, secondo quanto si apprende, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Ppe Manfred Weber, il presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid, il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, in rappresentanza della Commissione Ue. Oltre a Tamim bin Hamad e ad Abdul Latif Rashid ci sarà un terzo capo di Stato, il capitano reggente della Repubblica di San Marino. Presenti anche ministri degli Esteri di vari Stati e ambasciatori da circa 50 Paesi. Alla cerimonia prenderanno parte anche rappresentanti del mondo dell’economia e della finanza, dello sport (a partire da rappresentanze del Milan e del Monza), dello spettacolo. Non è prevista, secondo quanto si apprende, una orazione funebre da parte di un rappresentante del governo. Per motivi di spazio (il Duomo ha una capienza di 2 mila posti) giornalisti, fotografi ed operatori non entreranno all’interno della chiesa ma staranno in due aree allestite sul sagrato.

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Le polemiche

 

La politica italiana si divide. Quasi nessuno eccepisce sul funerale di Stato, dovuto a tutti gli ex presidenti del Consiglio a meno di diversa scelta familiare. La giornata di lutto nazionale provoca invece accalorate censure. Perché quella del governo “è una scelta politico amministrativa”, inquadra il tema Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale. La decisione di Palazzo Chigi di solito riservata ai presidenti della Repubblica – ma inedita nel caso di un presidente del Consiglio – sfilaccia i giudizi a sinistra. “Il lutto nazionale per una persona divisiva come Berlusconi non è una scelta opportuna – dichiara Rosy Bindi, ex ministra Pd –. Questa fase di santificazione non credo faccia bene all’Italia”. L’esponente dem solidarizza con il rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari che, assumendosene “la responsabilità”, annuncia la disubbidienza alla direttiva del governo di esporre il tricolore a mezz’asta in tutti gli uffici pubblici. “Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista”, passa e chiude Montanari. Dissente dalla decisione di Giorgia Meloni anche il virologo e neoparlamentare dem Andrea Crisanti, al quale persino i funerali di Stato appaiono “inopportuni”. “La scelta di onorare Berlusconi con la proclamazione del lutto nazionale è incomprensibile e ingiustificabile”, protesta Luana Zanella (Avs). “Fa sicuramente un certo effetto vedere una caserma della Gdf con la bandiera a mezz’asta per ossequiare un uomo condannato per frode fiscale”, esemplifica il pentastellato Riccardo Ricciardi.

 

Le Camere si fermano

 

Camera e Senato fermano l’attività per alcuni giorni. La morte di Silvio Berlusconi e la partecipazione di tanti parlamentari ai funerali che si svolgeranno domani a Milano hanno portato alla decisione, nel corso delle due conferenze dei capigruppo che si sono tenute oggi a Montecitorio e Palazzo Madama, di interrompere i lavori di Aule e commissioni. La settimana prossima il Senato ha già previsto la commemorazione dell’ex premier, martedì 20 alle 15. Poi ci sarà anche alla Camera ma la data è ancora in via di definizione.

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Già da ieri era stato il gruppo di Forza Italia a Montecitorio a chiedere che venisse sospesa la convocazione dell’assemblea. Oggi è stato stabilito che non si terranno votazioni fino alla prossima settimana, anche se giovedì la seduta è prevista per la discussione generale di alcune mozioni in materia di pensioni minime. Anche le commissioni si fermeranno per due giorni. A Palazzo Madama invece sospensione dell’Aula fino alla prossima settimana, mentre la commissione Affari sociali tornerà a riunirsi giovedì per completare l’esame del dl lavoro atteso in Aula martedì prossimo.

 

 Bandiere a mezz’asta all’Europarlamento

 

“La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso che la bandiera europea e quella italiana sventoleranno a mezz’asta davanti a tutti i palazzi del Parlamento e ai suoi Uffici di rappresentanza a Roma e a Milano, dalle 8 alle 20 ora locale, oggi 14 giugno 2023, giorno del lutto nazionale e dei funerali di stato dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Silvio Berlusconi”. Lo riferisce il Protocollo del Parlamento europeo.

 

I funerali di Stato

 

 I funerali di Stato sono regolati dalla legge n. 36 del 7 febbraio 1987, che all’articolo 1 prevede che “sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa”.  La cerimonia, di cui si occupa un ufficio apposito della presidenza del Consiglio, prevede che il feretro venga scortato da sei carabinieri in alta uniforme e che gli vengano riservati onori militari all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia. Non fa quindi eccezione Berlusconi, che è stato presidente del Consiglio per quattro volte nella sua lunga carriera politica e che quindi ha pienamente diritto ai funerali di Stato. L’articolo 2 della legge del 1987 prevede che i funerali di Stato possano essere concessi su indicazione del governo anche a “personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o di apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali”.

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Il lutto nazionale

 

 Il lutto nazionale non è normato da una legge precisa ma viene deciso di volta in volta a discrezione del governo. Una circolare del governo del 2022 spiega che il lutto nazionale prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici, e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno. Nel periodo di lutto, inoltre, le autorità pubbliche si devono astenere da impegni sociali, a parte le manifestazioni di beneficenza. Il lutto nazionale viene dichiarato solitamente per eventi di particolare gravità (come i disastri naturali) o per la morte di personaggi particolarmente importanti per l’Italia, come i presidenti della Repubblica: di recente è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale per le alluvioni in Emilia-Romagna, per esempio, e in passato anche per la morte di diversi papi. Non era però mai successo nella storia della Repubblica che venisse dichiarato il lutto nazionale per la morte di un ex presidente del Consiglio: fanno eccezione solo Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, che però a differenza di Berlusconi erano stati anche presidenti della Repubblica.

 

 

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