Diego Maradona, otto professionisti sanitari rinviati a giudizio: il processo riparte a marzo 2026
Il nuovo procedimento punta a chiarire le responsabilità del team medico e a rispondere alle richieste di trasparenza avanzata dalla famiglia Maradona e dalla società civile argentina.
Diego Maradona
Otto professionisti sanitari sono stati rinviati in giudizio il 17 marzo 2026 a San Isidro, Buenos Aires, per la morte di Diego Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, dopo l’annullamento del primo processo per irregolarità giudiziarie.
La nuova istruttoria punta a chiarire le responsabilità mediche
La giustizia argentina ha riaperto il caso sulla morte di Diego Armando Maradona, icona nazionale scomparsa a 60 anni per arresto cardiaco nella sua residenza di Tigre, il 25 novembre 2020. Il nuovo processo, fissato per il 17 marzo 2026 a San Isidro, coinvolge otto tra medici, infermieri e psicologi, accusati di omicidio colposo per presunte negligenze nella gestione della convalescenza post-operatoria del campione. L’annullamento del primo procedimento, deciso a maggio 2025, è stato motivato dalla scoperta che una delle giudici aveva collaborato a una serie documentaria sul caso, compromettendo l’imparzialità della corte e invalidando oltre 20 udienze e decine di testimonianze. Ora la corte dovrà stabilire il calendario delle udienze, la lista dei testimoni e le prove ammesse, con l’obiettivo di iniziare le audizioni a marzo 2026.
Il caso Maradona riaccende il dibattito sulla sanità argentina
La morte di Maradona, avvenuta mentre si stava riprendendo da un intervento neurochirurgico per la rimozione di un ematoma intracranico, ha sollevato interrogativi sulla qualità delle cure ricevute. Il neurochirurgo Leopoldo Luque, tra gli imputati principali, coordinava il team medico che assisteva il campione, isolato dalla famiglia e sottoposto a cure specifiche in una casa in affitto in un quartiere esclusivo di Buenos Aires. Le figlie di Maradona e l’opinione pubblica argentina chiedono chiarezza sulle responsabilità e sulle eventuali omissioni che avrebbero potuto evitare il decesso. Il nuovo processo rappresenta un tentativo di ripristino della giustizia e trasparenza su una vicenda che, a distanza di anni, continua a dividere il Paese ea mettere sotto accusa il sistema sanitario.
Attesa alta tra le famiglie e la società civile
L’attesa per il nuovo processo è elevata sia tra le famiglie coinvolte sia nell’opinione pubblica, che spera in risposte definitive sulla tragica scomparsa del Pibe de Oro. La corte dovrà ora affrontare i nuovi ricorsi presentati dalla difesa e gestire una pressione mediatica senza precedenti. Le testimonianze dirette, in particolare quelle dei familiari e dei membri del team sanitario, saranno centrali per chiarire se Maradona poteva essere salvato e se chi era stato incaricato di assisterlo abbia agito con la dovuta diligenza. Le implicazioni politiche e sociali del caso restano forti, con il rischio di nuove polemiche e divisioni nel tessuto civile argentino.
