Rush finale di Camere e governo prima della pausa estiva. La settimana che sta per iniziare avra’ al centro l’esame del dl Dignita’ alla Camera, il passaggio in Cdm del decreto milleproroghe, la ratifica delle nomine al Tesoro e alla Cassa depositi e prestiti e la ‘stretta’ su quelle Rai. Il decreto Dignita’, fiore all’occhiello del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, approdera’ in aula a Montecitorio giovedi’ prossimo anche se mercoledi’ pomeriggio ci sara’ il primo ‘step’ con la votazione delle questioni pregiudiziali.
Poi l’esame proseguira’ nei giorni seguenti, con eventuale prosecuzione notturna, e sono previste votazioni anche nel weekend perche’ l’obiettivo della maggioranza e del governo e’ dare il via libera il prima possibile per fare approdare il dl al Senato prima delle ferie estive dato che il decreto scadra’ il prossimo 11 settembre. C’e’ attesa poi per la tradizionale cerimonia della consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in programma giovedi’ al Quirinale.
Dovrebbe, invece, tenersi entro martedi’ la riunione del Consiglio dei ministri che ratifichera’ la nomina del nuovo direttore generale del Tesoro. Al termine di una settimana ‘bollente’ in cui le tensioni tra Di Maio e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulle nomine, che ha fatto traballare la poltrona dello stesso Tria, l’accordo e’ stato raggiunto sul nome di Alessandro Rivera, nel corso di un vertice tra il premier Giuseppe Conte, Tria, Di Maio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
Sempre martedi’ l’assemblea degli azionisti della Cassa depositi e prestiti dovrebbe accogliere l’altra parte dell’intesa raggiunta, ovvero l’indicazione del nuovo amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo (attuale direttore finanziario). Alla presidenza di Cdp, invece, andra’ Massimo Tononi, indicato dalle Fondazioni azioniste di minoranza. Il Cdm dovrebbe anche approvare un decreto Milleproroghe, in cui potrebbe confluire anche l’annunciato stop alla riforma Orlando sulle intercettazioni.
E’ ancora stallo, invece, sulla Rai. Dopo l’elezione dei quattro consiglieri indicati dal Parlamento e quella del consigliere espressione dai dipendenti, non c’e’ ancora un accordo sui due nomi che devono essere designati dal Consiglio dei ministri, in vista dell’assemblea convocata oggi. L’intesa all’interno della maggioranza prevede che l’amministratore delegato sia indicato dai 5 stelle e la presidenza dalla Lega (il nome piu’ gettonato e’ quello della ex consigliera Giovanna Bianchi Clerici).
Ma, dopo il ritiro del nome di Fabio Vaccarono (country director Google) per la poltrona di ad, i 5 stelle al momento non avrebbero avanzato nuovi nomi. Si tratterebbe poi di una partita piu’ complessa, da inquadrare in uno scenario piu’ ampio che potrebbe riguardare anche nuove nomine ai vertici delle reti Rai e delle testate giornalistiche e che probabilmente sara’ oggetto di vertici di maggioranza.
Nel corso della settimana politica parlamentare continuera’ poi l’esame della legittima difesa: in realta’ il provvedimento e’ presente sia in commissione Giustizia alla Camera sia al Senato dove e’ in sede redigente (in questo caso e’ previsto che il testo licenziato da Palazzo Madama e poi presentato alla Camera, sara’ votato nella sua interezza senza quindi procedere alla votazione articolo per articolo in modo da rendere piu’ veloce l’approvazione della legge).
Inoltre, proseguiranno nelle commissioni competenti le audizioni dei ministri sulle linee programmatiche dei loro dicasteri. Mercoledi’ ci sara’ la consegna del Ventaglio da parte dell’associazione stampa parlamentare al presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Sul fronte partiti, giovedi’ si riunira’ l’assemblea congiunta dei parlamentari di Forza Italia con Berlusconi.
