Estorsioni: ‘pizzo’ e minacce a Messina, 9 condanne

25 marzo 2017

La Corte d’Appello di Messina ha inflitto nove condanne, con qualche riduzione di pena, e deciso un’assoluzione nel processo per le estorsioni a commercianti e imprenditori imposte dal clan di Camaro San Paolo e portate alla luce dall’operazione “Richiesta”, condotta dalla Squadra mobile nel 2013.

La Corte d’Appello, al termine di una lunga camera di consiglio, ha condannato Francesco La Rosa a 9 anni e 10 mesi, Antonino Genovese 8 anni e 8 mesi, Francesco Di Biase 8 anni e 6 mesi, Gianfranco La Rosa 8 anni e 2 mesi, Sebastiano Freni 6 anni, 10 mesi, Salvatore Triolo 7 anni e 8 mesi, Raffaele Genovese 6 anni e 4 mesi, Giovanni Lanza 6 anni e 8 mesi, Vito Genovese 1 anno e 4 mesi, pena sospesa. Assoluzione per Maria Genovese. L’accusa ruota attorno ad un gruppo che voleva imporre il pagamento delle estorsioni a commercianti ed imprenditori, mettendo a segno anche furti. Le indagini furono avviate nell’ottobre 2011 a seguito di un tentativo di estorsione ai danni di un commerciante di Camaro. Al termine del processo di primo grado, con il rito abbreviato, erano state inflitte condanne che oscillavano dai 10 anni ai 5 anni.

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