Fillon stravince le primarie della destra. Per l’ex premier di Sarkozy, l’Eliseo sempre più vicino

Fillon stravince le primarie della destra. Per l’ex premier di Sarkozy, l’Eliseo sempre più vicino
28 novembre 2016

Francois Fillon stravince le primarie della destra francese per le presidenziali del 2017 e si felicita del risultato, inneggiando alla “Francia che vuole la verità e la Francia che vuole l’azione”. Lo sfidante centrista Alain Juppé, che ha ammesso la sconfitta e si è congratulato con l’avversario. Il candidato della destra gollista francese alle presidenziali del 2017, Fillon ha promesso: “Difendero’ i valori francesi” aggiungendo che “nessuno dovra’ sentirsi escluso nella societa’ francese e i bambini francesi torneranno ad essere orgoliosi di esserlo” perche’ “la presidenza (del socialista Francois) Hollande e’ stata patetica. Ora dobbiamo ristrutturare il Paese come non e’ stato fatto per 30 anni”. Nelle sue prime parole dopo la conquista della candidatura Fillon ha promesso di “combattere l’estremismo che ha dichiarato guerra” alla Francia, riferimento alla serie di attentati di matrice islamista (Isis e al Qaeda nella Penisola Arabica) che hanno insanguinato il Paese dal gennaio 2015 da Charlie Hebdo’, al massacro di Parigi il 13 novembre, a Nizza il 14 luglio 2016.  Fillon ha promesso che tendera’ “la mano a tutti coloro che vorranno servire il nostro Paese”. Il candidato dei Les Republicains all’Eliseo ha definito la “sinistra il fallimento, l’estrema destra alla bancarotta”.

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, sconfitto a sorpresa al primo turno delle primarie della destra gollista (les Repubblicains), si e’ congratulato per primo con il suo ex premier Francois Fillon che ha vinto la candidatura all’Eliseo per le presidenziali (23 aprile primo turno – 7 maggio ballottaggio) sconfiggendo al secondo turno Alain Juppe’: “Voglio fare a Francois Fillon le mie felicitazioni per la sua vittoria stasera e augurargli buona fortuna. Ho allo stesso tempo un pensiero affettuoso per Alain Juppe’ che ha difeso con convinzione le sue idee. E’ giunta l’ora per la nostra famiglia politica di riunirsi dietro a Francois Fillon per garantire l’alternanza in Francia nel 2017”. Serio, discreto e austero: sono i tre aggettivi che meglio descrivono il cattolicissimo Francois Fillon, che ha conquistato stasera la candidatura all’Eliseo sconfiggendo nettamente il rivale Alain Juppe’. Il 62enne ex premier sotto Nicolas Sarkozy, dal 2007 al 2012, e’ un liberista in economia che ha come modelli politici il generale Charles de Gaulle e l’ex premier britannico, Margareth Thatcher ed e’ considerato amico del preisdente russo Vladimir Putin che ha incontrato piu’ volter quando entrambi erano premier. Quando nel 2012 mori’ la mamma di Fillon, Anne, Putin lo accolse con una bottiglia di vino francese pregiato del 1931, l’anno di nascita della madre. Figlio di un notaio, ha un passato da studente irrequieto che gli costo’ l’espulsione dai licei privati. Dopo la laurea in giurisprudenza entro’ in politica avvicinandosi al gollismo sociale di Philippe Seguin. Nel 1981 fu tra i pochi gollisti a votare per l’abolizione della pena di morte e nel 1992 sostenne il No alla ratifica del trattato di Maastricht. Dopo l’esperienza alla guida del governo, mel 2012 fu sconfitto a sorpresa da Jean-Francois Cope’ per la successione a Sarkozy alla guida del partito post-gollista.

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Il conservatore Francois Fillon ha conquistato le primarie della destra francese, una vittoria che lo ha catapultato direttamente verso la scalata dell’Eliseo, confermando la folgorante e inattesa rimonta del primo turno di domenica scorsa. Fillon che si definisce un uomo “imperturbabile”, considerato il drammatico crollo di consensi dei socialisti, avrà ottime possibilità di accaparrarsi l’Eliseo alle presidenziali della primavera del 2017, sempre che riesca a battere al secondo turno la leader del Front national di estrema destra Marine Le Pen. Da quarant’anni sulla scena politica transalpina, per cinque anni Fillon ha guidato il governo francese all’ombra di Nicolas Sarkozy. Fiducioso nelle sue capacità, ha definito il suo programma “la sintesi della destra liberale e di quella autoritaria”. Sposato con una gallese, Penelope, e padre di cinque figli, questo conservatore rivendica la sua fede cattolica e promette di modificare la legge sui matrimoni omosessuali varata dalla presidenza socialista. Ha però precisato di non aver intenzione di rimettere in causa l’interruzione volontaria di gravidanza anche se da cattolico personalmente non è d’accordo. Per quanto riguarda l’immigrazione, la vuole ridurre al “minimo indispensabile”, con l’introduzione di quote di ingressi e si dichiara nettamente opposto a qualsiasi visione “multiculturale”.

Giura di avere un’unica ossessione, quella della “sovranità nazionale” e del posto della Francia sulla scena mondiale, ciò che lo spinge ad alzare la voce contro gli Stati Uniti e a favorire un riavvicinamento con la Russia. Noti sono i suoi ottimi rapporti (e secondo alcuni discutibili) con Vladimir Putin. L’ex premier di Sarkozy propone una cura di radicale risparmio per il Paese: eliminazione di mezzo milione di posti di lavoro nel pubblico impiego, il ritorno alle 39 ore settimanali, etc. Appassionato di corse automobilistiche, figlio di un notaio, laureato in diritto pubblico, Fillon entra in politica nel 1976, come assistente parlamentare di un deputato. Alla sua morte, quattro anni dopo, ne prende il posto nel suo collegio e diventa, a 27 anni, il più giovane deputato dell’Assemblea nazionale. Rieletto più volte nella sua roccaforte di La Sarthe (Ovest), assume lentamente sempre più potere nel partito. Dal 1993 al 2005 partecipa a vario titolo in tutti i governi della destra, dall’Istruzione agli Affari sociali. Quando Nicolas Sarkozy esce sconfitto dalla corsa all’Eliseo nel 2012, Fillon cerca di prendere le redini del partito neogollista Ump, ma perde la battaglia contro il rivale Jean-Francois Copé. Rientra nei ranghi e prepara, evidentemente con successo, la sua rivincita. Che da oggi potrebbe portarlo direttamente all’Eliseo.

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