G20 di Johannesburg in bilico: Meloni vola in Sudafrica mentre cresce il caso dell’assenza Usa
Giorgia Meloni
Il G20 che si apre domani a Johannesburg rischia di essere uno dei più fragili degli ultimi anni: l’assenza totale degli Stati Uniti, decisa personalmente da Donald Trump, mette in discussione l’efficacia del summit e alza la posta diplomatica per la premier italiana Giorgia Meloni, attesa in Sudafrica con una fitta agenda politica ed economica.
L’assenza Usa scuote il vertice
La conferma è arrivata nelle ultime ore: Washington non invierà alcun rappresentante al G20, rompendo per la prima volta la tradizione di partecipazione continuativa al forum. Trump ha motivato la scelta parlando di presunte persecuzioni nei confronti dei bianchi sudafricani, denunciando uccisioni, violenze e confische illegali ai danni degli afrikaner. Una linea che ha trovato eco anche nel presidente argentino Javier Milei, che non sarà presente e delega la partecipazione al suo ministro degli Esteri.
Fonti italiane precisano che Meloni non ha utilizzato la propria relazione politica privilegiata con Trump per tentare una mediazione: «Non è il nostro ruolo. La decisione di Washington è recente, dopo una serie di ministeriali a cui hanno partecipato», spiegano. Oltre alla presenza statunitense, Washington vorrebbe che il G20 chiudesse senza una dichiarazione finale, ipotesi che la presidenza sudafricana respinge, puntando a un documento condiviso.
Gli obiettivi dell’Italia
Meloni arriverà al summit del 22-23 novembre con una piattaforma fondata su alcuni assi strategici: neutralità tecnologica sulla transizione energetica, accesso e ripartizione dei minerali critici, sviluppo di un’intelligenza artificiale centrata sull’uomo e revisione dell’architettura finanziaria a favore dei Paesi africani. Proprio l’Africa è il tema più rilevante per la diplomazia italiana, che rivendica di aver sostenuto l’ingresso dell’Unione Africana nel G20, per la prima volta ospitato nel continente.
Durante le tre sessioni ufficiali – crescita economica; transizione energetica e clima; IA, minerali critici e redistribuzione della ricchezza – la premier richiamerà la necessità di promuovere partnership sostenibili con il cosiddetto “Global South”. Tra le iniziative chiave, la conversione del debito lanciata a giugno con Ursula von der Leyen in vista del Giubileo, su cui l’Italia sta già lavorando bilateralmente con i Paesi coinvolti. Uno dei capitoli più corposi sarà dedicato ai progetti del Piano Mattei, in particolare agli investimenti sulla riduzione del rischio disastri naturali, una delle vulnerabilità più impattanti per il continente africano.
Ucraina, sicurezza energetica e il nodo Purl
Il summit affronterà anche il quadro geopolitico, a partire dalla situazione ucraina e dalle indiscrezioni su un possibile piano di pace preparato dagli Stati Uniti. Fonti italiane ribadiscono che la linea di Roma non cambia: sostegno pieno a Kiev, confermato anche dal Consiglio Supremo di Difesa.
L’Italia sta finalizzando il dodicesimo pacchetto di aiuti militari e l’invio di nuovi generatori energetici richiesti direttamente dal presidente Volodymyr Zelensky. Resta invece in sospeso l’adesione al piano Purl (Prioritized Ukraine Requirements List), attraverso cui i Paesi partner acquistano armamenti dagli Usa per trasferirli all’Ucraina. «Siamo ancora in fase di studio, ma il sostegno continua bilateralmente», chiariscono le stesse fonti.
A Johannesburg si discuterà anche della riforma del forum. Con la rotazione delle presidenze ormai completata da tutti i Paesi membri, la presidenza sudafricana presenterà un documento di revisione per rendere più efficace il formato, ampliato quest’anno a quindici Paesi ospiti, tra cui Nigeria, Norvegia, Finlandia, Egitto, Emirati, Singapore, Spagna e Vietnam.
Dopo il vertice Meloni in Angola
Subito dopo la chiusura del G20, Meloni volerà a Luanda per il vertice Ue–Unione Africana. Sul tavolo: migrazioni, cooperazione e sviluppo. L’approccio promosso dall’Italia resta quello delle “soluzioni innovative” sviluppate nel gruppo dei Paesi like-minded in preparazione dei Consigli europei.
L’Angola è inoltre protagonista di uno dei maggiori progetti del programma europeo Global Gateway: il corridoio Lobito, un’infrastruttura destinata a collegare l’Oceano Atlantico allo Zambia, attraversando il continente da Ovest a Est. A margine del summit è previsto anche un evento economico per mobilitare nuove imprese europee in Africa. La missione africana della premier includerà infine una serie di incontri bilaterali tuttora in definizione.
