Gerusalemme, sangue sull’autobus: sei morti in un attacco terroristico. Netanyahu: “È guerra totale”
L’attentato a Ramot riaccende il conflitto israelo-palestinese. Israele intensifica le operazioni militari e impone sanzioni contro esponenti del governo spagnolo. L’Unione Europea spinge per aiuti umanitari e un cessate il fuoco. Analisi delle implicazioni geopolitiche.
Benjamin Netanyahu
Un autobus trasformato in bersaglio. Sei vite spezzate, sei feriti gravi. Gerusalemme si risveglia nel terrore, colpita da un attacco armato nel quartiere di Ramot, a Est della città. Due uomini, armati e provenienti dalla Cisgiordania, hanno aperto il fuoco sui passeggeri. L’azione, fulminea e brutale, ha scatenato una reazione immediata delle forze di sicurezza israeliane, che hanno ucciso gli assalitori. Ma il bilancio umano è devastante.
La dinamica dell’attacco
Secondo le prime ricostruzioni, i due attentatori sono riusciti a penetrare in territorio israeliano attraverso una breccia nella recinzione di sicurezza. Una falla che ha permesso loro di salire su un autobus e sparare a sangue freddo. Quattro persone sono morte sul posto, una quinta è deceduta allo Shaare Zedek Hospital, la sesta all’Hadassah Mount Scopus. Tra le vittime, Levi Yitzhak Pash, il cui nome è stato diffuso dai media israeliani.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito l’attacco “un atto di male assoluto”. In un messaggio sui social, ha parlato di “cittadini innocenti, bambini e adulti, assassinati e feriti a sangue freddo”.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, giunto sul luogo dell’attentato, ha dichiarato che Israele è impegnato in una “grande guerra contro il terrorismo”. “Distruggeremo Hamas e libereremo tutti i nostri ostaggi”, ha promesso.
Gaza, Europa e diplomazia: tra aiuti umanitari e accuse incrociate
Mentre Israele intensifica le operazioni militari nella Striscia di Gaza e circonda i villaggi da cui provengono i terroristi, l’Unione Europea cerca di mantenere aperti i canali diplomatici. Eva Hrncirova, portavoce della Commissione europea, ha ribadito l’impegno dell’UE nel fornire aiuti umanitari su larga scala, pur condannando le flottiglie non coordinate che rischiano di aggravare la situazione.
“Cerchiamo di aumentare il numero di camion che entrano a Gaza e di porre fine alle sofferenze della popolazione”, ha dichiarato Hrncirova. Il portavoce Anouar El Anouni ha aggiunto che l’UE esorta tutte le parti a un cessate il fuoco immediato e permanente, per consentire l’assistenza umanitaria senza ostacoli.
Hamas ha elogiato l’attacco di Gerusalemme, definendolo una “risposta naturale ai crimini dell’occupazione”. Pur non rivendicando direttamente l’azione, il gruppo ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a intensificare il confronto con Israele e i suoi coloni.
Sanzioni e tensioni diplomatiche: Israele colpisce membri del governo spagnolo
In un’escalation diplomatica, Israele ha annunciato sanzioni contro la vicepremier spagnola Yolanda Diaz e la ministra dell’Infanzia Sira Rego, accusate di posizioni anti-israeliane. Il ministro degli Esteri Gideon Sàar ha dichiarato che “non è più possibile evitare sanzioni personali contro membri del governo spagnolo che hanno superato ogni limite”.
Diaz e Rego, entrambe esponenti della piattaforma progressista Sumar, non potranno entrare in Israele né intrattenere rapporti con lo Stato ebraico. Sàar ha accusato Diaz di trascinare il premier Pedro Sanchez verso una “visione antisemita”.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso “ferma condanna” per l’attacco a Gerusalemme, ribadendo che “il terrorismo non può prevalere”. Ha inoltre rilanciato la necessità di una soluzione politica basata sul principio “due popoli, due Stati”, per garantire pace e stabilità in Medio Oriente.
Ecco gli attentatori del bus

Hamas ha elogiato l’attacco terroristico a Gerusalemme definendolo un'”operazione eroica”. In una nota, l’organizzazione responsabile degli attacchi del 7 ottobre ha parlato di una “operazione che è una risposta naturale ai crimini dell’occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo” Israele. Hamas non ha rivendicato l’azione e non si è assunto la responsabilità dell’attacco, ma ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a “intensificare il confronto con l’occupazione e i suoi coloni”.
