Il governo Crocetta ricorrerà all’esercizio provvisorio. Era già nell’aria. “Inevitabile”, per l’assessore all’Economia della Regione Siciliana, Alessandro Baccei, dato che “entro metà dicembre presenteremo il Documento di Economia e Finanza, il bilancio e la Legge si stabilità, quindi con i tempi di discussione si arriverà a gennaio o febbraio”. Poi c’è la questione mutuo da due miliardi di euro che servirebbe per coprire il deficit della sanita’ e pagare i debiti con le imprese del settore. Un’operazione finanziaria che il governo intende contrarre per “immettere liquidita’ all’interno della Regione perché non ce n’è”, per dirla con Baccei. In sostanza, servono soldi dato che la Regione non produce denaro ma debiti, stando alle cifre, di conseguenza solo attraverso un mutuo può arrivare ossigeno alle casse regionali. Risorse “necessarie nei confronti del Governo che a sua volta si e’ impegnato con la Commissione europea”.
Insomma, per il titolare dell’Economia, “non e’ una cosa che abbiamo deciso localmente, e’ una cosa che viene da lontano e che non e’ stata decisa adesso”. Baccei ribadisce che dare il dovuto alle imprese significa, tra l’altro, “ il rispetto di una normativa comunitaria, se ci sono da pagare dei fornitori si devono trasferire soldi alle aziende provinciali, non ci sono alternative”. La questione mutuo ha generato una serie di polemiche e non solo da parte delle opposizioni, ma anche da una buona fetta del Partito Democratico. A tal proposito, Il gruppo parlamentare del Pd all’Ars, si riunirà domani, alle 15.30, con Baccei per discutere della situazione contabile e finanziaria della Regione e proprio del mutuo da 2 miliardi previsto da un apposito disegno di legge all’esame della commissione Bilancio. M. Bal.
