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Gp Italia, Quartararo in pole. Alle sue spalle due Ducati

Il francese della Yamaha Fabio Quartararo ha conquistato, con il tempo di 1:45.187 (nuovo record del Mugello) la pole position del Gp d’Italia in programma domani sul circuito del Mugello. Alle sue spalle ci sono due Ducati: quella ufficiale di Bagnaia e quella del team Pramac di Zarco distanziate di 230 e 245 millesimi. Seconda fila per Espargarò, Miller e Binder; terza per Olivera, Rins e Mir. Decimo partirà Morbidelli. Undicesimo Marc Marquez, solo diciannovesimo Valentino Rossi.

Bagnaia

“Quartararo è l’avversario da battere. Ho fatto fatica a causa del traffico, ma il tempo è arrivato lo stesso. Abbiamo il ritmo per poter pensare alla vittoria”. Così Pecco Bagnaia che partirà dalla seconda piazzola domani nel Gp d’Italia di MotoGp. “E’ stata una buonissima giornata – continua – non era facile, ero un po’ giù per via dell’incidente in Moto3. Spero che sia tutto apposto. Dopo sono riuscito a ritrovare la concentrazione, sono andato bene anche con le gomme usate”.

Rossi

“L’incidente di oggi in Moto3 è la cosa più importante di questa giornata. E’ sempre molto difficile quando si vedono certe immagini e poi si deve scendere in pista”. Valentino Rossi ha voluto commentare l’incidente avvenuto a Jason Dupasquier. “In quei momenti hai due possibilità – ha proseguito a Sky sport – o esci dai box, prendi la macchina e torni a casa, oppure stai concentrato e cerchi di fare il tuo lavoro. Se ci ho pensato? Un po’ sì, ma poi sono sceso in pista. Mi è capitato anche lo scorso anno in Austria (quando la Yamaha di Franco Morbidelli passò a pochi centimetri dal suo casco), ci avevo pensato per un attimo. Non è facile trovare la giusta concentrazione per nessuno. Sfortunatamente essere investiti in pista è la cosa più pericolosa delle gare di moto. Per lui aspettiamo buone notizie nelle prossime ore. Si può lavorare tanto sulla sicurezza delle piste, sulle tute, sui caschi, – ha concluso Valentino – ma questa è una cosa che rimane molto pericolosa, l’unica soluzione per assurdo sarebbe girare da soli, ma poi in gara si ritrovano tutti insieme per 25 giri”.

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