Gp Italia, Quartararo in pole. Alle sue spalle due Ducati

Gp Italia, Quartararo in pole. Alle sue spalle due Ducati
Fabio Quartararo
29 maggio 2021

Il francese della Yamaha Fabio Quartararo ha conquistato, con il tempo di 1:45.187 (nuovo record del Mugello) la pole position del Gp d’Italia in programma domani sul circuito del Mugello. Alle sue spalle ci sono due Ducati: quella ufficiale di Bagnaia e quella del team Pramac di Zarco distanziate di 230 e 245 millesimi. Seconda fila per Espargarò, Miller e Binder; terza per Olivera, Rins e Mir. Decimo partirà Morbidelli. Undicesimo Marc Marquez, solo diciannovesimo Valentino Rossi.

Bagnaia

“Quartararo è l’avversario da battere. Ho fatto fatica a causa del traffico, ma il tempo è arrivato lo stesso. Abbiamo il ritmo per poter pensare alla vittoria”. Così Pecco Bagnaia che partirà dalla seconda piazzola domani nel Gp d’Italia di MotoGp. “E’ stata una buonissima giornata – continua – non era facile, ero un po’ giù per via dell’incidente in Moto3. Spero che sia tutto apposto. Dopo sono riuscito a ritrovare la concentrazione, sono andato bene anche con le gomme usate”.

Rossi

“L’incidente di oggi in Moto3 è la cosa più importante di questa giornata. E’ sempre molto difficile quando si vedono certe immagini e poi si deve scendere in pista”. Valentino Rossi ha voluto commentare l’incidente avvenuto a Jason Dupasquier. “In quei momenti hai due possibilità – ha proseguito a Sky sport – o esci dai box, prendi la macchina e torni a casa, oppure stai concentrato e cerchi di fare il tuo lavoro. Se ci ho pensato? Un po’ sì, ma poi sono sceso in pista. Mi è capitato anche lo scorso anno in Austria (quando la Yamaha di Franco Morbidelli passò a pochi centimetri dal suo casco), ci avevo pensato per un attimo. Non è facile trovare la giusta concentrazione per nessuno. Sfortunatamente essere investiti in pista è la cosa più pericolosa delle gare di moto. Per lui aspettiamo buone notizie nelle prossime ore. Si può lavorare tanto sulla sicurezza delle piste, sulle tute, sui caschi, – ha concluso Valentino – ma questa è una cosa che rimane molto pericolosa, l’unica soluzione per assurdo sarebbe girare da soli, ma poi in gara si ritrovano tutti insieme per 25 giri”.

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