Scienza e Tecnologia

Il caccia del futuro, passo avanti per il “Tempest”. Sostituirà l’Eurofighter

Passo avanti sul fronte del caccia del futuro “Tempest”, nell’ambito del GCAP (Global Combat Air Programme): le industrie aerospaziali dei tre Paesi partner: Italia, Regno Unito e Giappone hanno definito i termini della collaborazione trilaterale per soddisfare i requisiti della fase concettuale del sistema di difesa aerea di nuova generazione. Il Global Combat Air Programme è una partnership strategica che vede Italia, Regno Unito e Giappone unite, con le rispettive industrie della Difesa, per realizzare, entro il 2035, l’aereo da caccia del futuro che sostituirà l’Eurofighter, affiancandosi all’F-35.

I tre partner si riuniscono, per la prima volta, nel Regno Unito al salone Defence and Security Equipment International (Dsei) a Londra, in programma dal 12 al 15 settembre, per mostrare i progressi compiuti in questo progetto internazionale. Guglielmo Maviglia, Director GCAP Programme per Leonardo. “Questa collaborazione sul programma Gcap – ha detto – rappresenta il fiore all’occhiello della nostra partecipazione e di tutte le tecnologie distintive e disruptive che, a livello nazionale, potremo mettere in campo per tutta l’industria dell’Aerospazio e Difesa. La presenza al DSEI di Leonardo e dei partner internazionali, Uk e Giappone rappresenta un avanzamento dello stato delle nostre attività, una concreta maturazione delle relazioni ed una solida attività dello sviluppo di questo programma che si sta portando avanti a livello internazionale”.

 

L’accordo tra BAE Systems per il Regno Unito, Leonardo per l’Italia e Mitsubishi Heavy Industries per il Giappone, riflette la forte cooperazione tra i tre Paesi coinvolti e rappresenta un volano importante per i partner industriali verso l’integrazione, la collaborazione e la condivisione di informazioni. “Come Leonardo – ha concluso Maviglia – siamo orgogliosi di poter contribuire allo sviluppo tecnologico del Paese, della componente delle piccole e medie imprese ma anche di nuove generazioni d’ingegneri e di studenti e di tutta la filiera del comparto nazionale”.

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