Questo mentre si continua a discutere di un possibile accordo sul nucleare che lo scorso 24 novembre è stato rinviato di altri sette mesi. Il New York Times fa notare che l’intesa sul programma atomico di Teheran potrebbe ovviamente migliorare ulteriormente i rapporti tra le due potenze e quindi portare a azioni maggiormente coordinate nella regione. Tuttavia Washington resta molto circospetta rispetto a un intervento iraniano. Diversi funzionari americani temono che un massiccio coinvolgimento del Paese nella guerra contro l’Isis in Iraq possa accentuare le divisioni settarie, che sono state uno degli ingredienti delle debolezza del governo di Baghdad e del rafforzamento del terrorismo sunnita.