Ruby ter, disposta “perizia psichiatria” per Berlusconi. Cav ai giudici: “Processo si celebri senza di me”

Ruby ter, disposta “perizia psichiatria” per Berlusconi. Cav ai giudici: “Processo si celebri senza di me”
Silvio Berlusconi
17 settembre 2021

Silvio Berlusconi rinuncia a presenziare al processo per evitare la “ampia e illimitata perizia psichiatrica” disposta dai giudici di Milano che stanno celebrando il processo Ruby ter, dopo le ripetute richieste di rinvio per legittimo impedimento addotte dal Cavaliere per motivi di salute. Un’eclatante decisione quella del leader di Forza Italia che ritiene la perizia “lesiva” della sua “storia e onorabilità”. Proprio per questo, “si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che, anche se ciò dovesse accadere successivamente, verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa. Esprimo dunque il mio pieno consenso che il processo si celebri in mia assenza”.

E’ questo il messaggio che l’ex premier ha affidato a una dichiarazione firmata, indirizzata al presidente della settima sezione penale Marco Tremolada, davanti alla quale si celebra il processo che lo vede imputato con altre 28 persone, accusate a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Processo a lungo rimandato proprio per venire incontro alle esigenze di salute di Berlusconi, che sta affrontando gli strascichi del long Covid.

Nella lettera al presidente del tribunale Berlusconi spiega: “Ho appreso che nel corso dell’ultima udienza tenutasi in data 15 settembre 2021 il collegio da lei presieduto ha ritenuto di disporre nei miei confronti una perizia per stabilire se effettivamente vi sia la mia impossibilità a partecipare al processo. La decisione appare sorprendente per più ragioni”. L’ex premier cita “le relazioni mediche depositate”, ricorda che “la stessa procura della repubblica in data 19 e 28 maggio 2021 chiese lo stralcio della mia posizione condividendo la fondatezza delle ragioni mediche”.

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Eppure, aggiunge, “quella stessa procura nel corso dell’udienza dell’8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere le medesime conclusioni e procedere oltre. Ma la decisione di sottoportmi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”. Per Berlusconi “l’ipotesi di sottopormi a una ampia e illimitata perizia psichiatrica da parte del tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente ed incredibile stravolgimento della realtà nell’ambito di questo ingiusto processo”.

Il legale di Berlusconi

“La decisione di sottoporre il Presidente Berlusconi ad una perizia anche psichiatrica, allorquando l`impedimento a comparire, in un processo palesemente infondato, e che mai sarebbe dovuto iniziare, è ad ogni evidenzia correlato a problemi di natura cardiologica indotti proprio dal processo medesimo, appare davvero fuori da ogni logica”. Lo afferma l`avvocato Niccolò Ghedini, ex parlamentare e legale dell’ex premier. “Già la oggettività processuale avrebbe dovuto indurre ad un immediato proscioglimento – rileva Ghedini – trattandosi non già di condotte antigiuridiche ma di atti più che leciti, fra l`altro asseritamente accaduti in un processo in cui il Presidente Berlusconi è stato ampiamente assolto con sentenza definitiva. Ma il voler eseguire una perizia psichiatrica sul Presidente Berlusconi è davvero inaccettabile, sia per la Sua storia sia per ciò che nell`attualità quotidiana sta facendo per il Paese, con equilibrio e con grande senso delle istituzioni”.

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Ancora Ghedini: “E` davvero quindi impossibile accettare tale incombente anche se questa decisione lederà irrimediabilmente il suo diritto a partecipare al processo. Del resto in quasi un trentennio di continua mania accusatoria nei suoi confronti gli accadimenti processuali abnormi o inconsueti sono stati la regola e solo la consapevolezza della propria innocenza ha consentito al Presidente Berlusconi di affrontare decine di processi da cui è stato sempre prosciolto o assolto tranne in un caso oggi all`attenzione della CEDU. Anche per quest`ultimo non potrà che esservi una risoluzione positiva – conclude Ghedini -. Ancora una volta comunque vi è una situazione processuale inaccettabile e non si può che auspicare che il presidente Berlusconi venga assolto nel più breve tempo possibile”.

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