L’Isis rivendica la strage di Nizza, quatro arresti. Il console: ancora 31 italiani dispersi

L’Isis rivendica la strage di Nizza, quatro arresti. Il console: ancora 31 italiani dispersi
16 luglio 2016

L’Isis ha rivendicato la strage di Nizza sulla Promenade des Anglais in cui sono morte 84 persone. Lo ha fatto attraverso la sua agenzia Amaq, con un comunicato in cui ha definito il terrorista di Nizza “un soldato”: “Ha eseguito l’operazione – si legge – in risposta agli appelli lanciati perché venissero presi di mira i cittadini dei paesi della coalizione che combatte l’Isis”, scrive ancora Amaq citando “una fonte della sicurezza”. Del resto il procuratore Francois Molins aveva detto che l’attentato corrispondeva esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste. E non a caso, dopo la strage, gli account jihadisti su Twitter e Facebook sono esplosi con veri e propri festeggiamenti. Qualcuno ha lodato l’attentatore, altri hanno pubblicato foto della Torre Eiffel distrutta e altri ancora hanno ricordato altri terribili attentati come quello messo a segno a Bruxelles, in Belgio, lo scorso marzo. Nel frattempo crescono nelle ultime ore le minacce verso la Capitale del Cristianesimo, Gli jihadisti fanno propaganda on line: nel mirino ci sono i punti più sensibili come San Pietro e il Colosseo.

Sul fronte delle indagini, quattro uomini vicini all’autore dell’attentato sulla Promenade des Anglais di Nizza sono stati arrestati. Lo riferiscono fonti giudiziarie precisando che i quattro uomini, la cui identità non è stata svelata, sono già stati interrogati. Ieri era stata fermata anche la ex moglie del killer. Nel frattempo sono stati interrogati nel commissariato di El-Alia, nella città tunisina di Biserta, alcuni parenti della ex moglie dell’attentatore. Si tratterebbe in particolare – secondo quanto riferisce il sito di informazioni tunisino Kapitalis – dei cognati della donna, mariti delle sorelle, noti per il loro radicalismo religioso. Condannati sotto Ben Ali, questi avrebbero poi beneficiato dell’amnistia generale nel marzo. Intanto, il console Serena Lippi fa sapere che sono ancora da rintracciare 31 italiani che al momento della strage si trovavano a Nizza.

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