Cronaca

Lo sfogo di Dell’Utri: sono in carcere per un fatto politico

“Che io sia qui per un fatto politico mi pare che sia nelle cose. Non ho niente da spiegare, ho già detto tutto in lunghissimi interrogatori ai giudici, spiegato quale era il mio contatto con la mafia. Aver conosciuto Vittorio Mangano che poi fu fattore ad Arcore è stata la base dell’accusa per cui mi hanno ristretto qui, ma non ho niente da spiegare. È una guerra politica, non mi sento neanche un capro espiatorio. L’unico rammarico è che il processo è durato tanto, per cui sono qui in tarda età. Se fossi stato qui in età minore avrei superato meglio la detenzione”. Così a Sky TG24 HD, ospite de L’Incontro, l’ex senatore Marcello Dell’Utri, ha parlato della sua condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Parlando poi della sua salute, ha aggiunto: “Apparentemente sto bene, ma date le mie patologie cardiache non sto bene, sento un aggravamento dovuto alla restrizione, è una cosa naturale”.

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