L’omaggio del Senato a Sassoli: ha lasciato mondo un po’ migliore

L’omaggio del Senato a Sassoli: ha lasciato mondo un po’ migliore
Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati
11 gennaio 2022

Un minuto di silenzio nell’aula del Senato per ricordare David Sassoli, presidente del Parlamento europeo e giornalista, scomparso la scorsa notte. L’Aula, presieduta per l’occasione dalla presidente Elisabetta Alberti Casellati, ha tributato poi un lungo applauso al termine di un minuto di raccoglimento. La perdita di Sassoli, ha detto Casellati, “rappresenta una grave ferita per l’Italia, per l’Europa e per tutti coloro che hanno potuto conoscere e apprezzare il suo inconfondibile tratto umano”. Al premier Mario Draghi il compito di ricordare l’Europa “disegnata da Sassoli”: “rappresentativa, efficace, solidale”, capace di “occuparsi della dignità delle persone” come dei “migranti” mettendo in campo “politiche comuni, che non lascino soli i Paesi di frontiera”. Un’Ue capace di dialogare e di essere vicina ai cittadini: “È il Parlamento il luogo di questo dialogo, di questo confronto. È in Parlamento, che l`Europa cresce e si rafforza”, ha sottolineato il premier. Nella sua vita, Sassoli ha “custodito, difeso, promosso” i valori europei, ora, ha concluso Draghi, “tocca a noi tutti continuare a farlo”.

“Era un uomo che costruiva ponti e si opponeva ai muri in nome dei valori fondanti dell’Unione Europea, mai una parola fuori posto, ma toni eccessivi”, ha detto la capogruppo del Pd Simona Malpezzi ricordando con la voce rotta dall’emozione il collega di partito. All’interno del Parlamento europeo, ha ricordato l’esponente di Fdi Ignazio La Russa, “è stato capace di dare voce a tutti, con una linea politica chiara, europeista, di tolleranza, noi lo abbiamo apprezzato, a volte contrastato, ma lo abbiamo sempre riconosciuto come uomo onesto e leale”. Anna Maria Bernini ha ricordato “una persona amata e stimata, estremamente competente, profondamente umano. Un gentiluomo”. La capogruppo di Forza Italia lo ha definito “punto di riferimento per tanti”, “uno dei simboli dell’Italia in Europa”. Della sua azione politica ha ricordato, oltre al convinto europeismo, l’impegno per i diritti e per il superamento del “cieco rigorismo” a Bruxelles: “Ha lasciato il mondo un po’ migliore di come lo ha trovato”. Erica Rivolta, senatrice della Lega, lo ha definito un uomo che “con i suoi valori ha dato lustro al nostro Paese”. Mentre Primo De Nicola, intervenuto a nome del M5s, ne ha richiamato l’impegno per “la lotta a tutte le diseguaglianze”, salutando “un sincero democratico e antifascista convinto che credeva nei beni comuni, nella giustizia e nell’uguaglianza”.

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