M5s, presto regole per candidarsi. Parlamentarie a gennaio

M5s, presto regole per candidarsi. Parlamentarie a gennaio
Il parlamentare M5s, Luigi Di Maio
28 dicembre 2017

Alla vigilia dello scioglimento delle Camere, M5s si prepara a pubblicare le regole delle parlamentarie. Top secret o quasi il contenuto delle norme che consentira’ ai parlamentari attuali e agli aspiranti tali di correre alle prossime elezioni politiche. Di certo si sa che le regole saranno pubblicate sul blog di Beppe Grillo dopo la conclusione formale della legislatura, che dovrebbe essere annunciata dal presidente della Repubblica domani o al massimo venerdi’. E quindi probabilmente entro fine anno le regole delle parlamentarie saranno gia’ online. Mentre sui tempi delle parlamentarie sembra – cosi’ fa trapelare qualcuno in ambienti M5s – che si terranno verso meta’ gennaio, non prima. Alle ultime elezioni – il 24 e il 25 febbraio del 2013 – alle parlamentarie il voto online ci fu molto prima (il 1 dicembre del 2012) perche’, viene spiegato da fonti M5s, i 5 Stelle dovevano raccogliere le firme che infatti vennero raccolte sotto Natale. I partiti che non sono presenti in Parlamento, infatti, devono raccogliere le firme e nel 2012 i pentastellati erano ancora fuori dai Palazzi. Adesso invece la situazione e’ diversa. I 5 Stelle sono presenti e sono numerosi, sia alla Camera sia al Senato: a Montecitorio sono 88 (inizialmente erano 109 deputati, 21 tra quelli che sono andati via o sono stati espulsi per contrasti con i vertici); mentre al Senato a inizio legislatura erano 54 senatori, poi rimasti in 35. Altra differenza che spicca rispetto a cinque anni fa e’ la campagna elettorale. Nel 2013 fu condotta in prima persona da Beppe Grillo con lo Tsunami tour: inizio’ il 6 gennaio da Siena e lo concluse a Roma a piazza San Giovanni, il venerdi’ prima delle elezioni, al fianco di Gianroberto Casaleggio.

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Adesso, dopo il passo di lato di Grillo, il testimone e’ passato a Luigi Di Maio che dalla Rete e’ stato proclamato non solo candidato premier del Movimento ma anche Capo politico. E porta avanti gia’ da settimane quello che ha battezzato il ‘Rally per andare al governo’ e per il quale sta girando l’Italia, con grande attenzione al nord e al mondo delle imprese. Affidandosi, come da tradizione 5 Stelle, alle donazioni di attivisti e simpatizzanti: ad oggi i donatori sono 7.095 e sono stati raccolti 230.527 euro. Cinque anni fa per lo Tsunami tour alla fine furono 27.943 i donatori e furono raccolti 774.208 euro. Di Maio nella veste di capo politico di M5s ha quindi un ruolo di peso nella definizione delle regole e delle liste insieme allo stesso Grillo e a Davide Casaleggio. Alle parlamentarie del 2012 parteciparono in 1.400 e si richiedeva, tra le altre cose, di non avere precedenti penali e di non avere fatto due mandati. Regole fondanti di M5s e che saranno confermate anche stavolta. Mentre, sempre secondo quanto circola tra i 5 Stelle, potrebbe essere modificata la norma che prevedeva che “tra i piu’ votati coloro che avranno 40 anni o piu’ saranno inseriti nelle liste per il Senato”. Il tetto potrebbe saltare e non essere piu’ quello di 40 anni ma salire a 45: in questo modo resterebbero alla Camera deputati come Roberto Fico o Danilo Toninelli (entrambi 43 anni) solo per fare due nomi.

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E ancora: secondo quanto si apprende, il piu’ votato alle parlamentarie sara’ capolista nel collegio e ci sara’ la possibilita’ per la stessa persona di candidarsi come capolista sia nel collegio uninominale per il maggioritario sia in quello plurinominale per il proporzionale. Ma, viene spiegato, il candidato si presentera’ nello stesso territorio di riferimento quindi – in pratica – non ci dovrebbero essere casi di una persona candidata in un collegio al nord e uno al sud perche’ in quel caso – sempre secondo quanto viene spiegato in ambienti M5s – non si rappresenta il territorio. Intanto gli attuali parlamentari, per lo piu’ all’oscuro delle regole, aspettano preoccupati – chi piu’, chi meno – di capire come potra’ essere il loro destino. E c’e’ chi si appresta a preparare il video di presentazione che e’ stato uno dei ‘must’ delle parlamentarie di 5 anni fa. Infine, al centro del lavoro di queste settimane c’e’ anche il nodo dell’eventuale squadra di governo. Di Maio ha assicurato piu’ volte che rendera’ noti i nomi dei ministri prima delle elezioni. Secondo quanto si apprende, si sta lavorando per puntare anche su nomi esterni al mondo M5s, cercando di coinvolgere delle ‘eccellenze’ che possano aiutare Di Maio nel momento delicato delle consultazioni se M5s dovesse risultare il primo partito senza avere una maggioranza.

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