Mafia, chiesti 7 anni e 8 mesi di carcere all’ex governatore Lombardo. Difesa: sarà assolto

28 ottobre 2016

Sette anni e otto mesi di reclusione. E’la richiesta avanzata dalla Procura generale, rappresentatao in aula dal Pm Agata Santonocito, a conclusione della requisitoria nel processo davanti alla Terza Corte d’appello di Catania all’ex presidente della Regione Siciliana e ex leader del Mpa, Raffaele Lombardo. Il 19 febbraio del 2014 era stato condannato, per concorso esterno all’associazione mafiosa, a sei anni e otto mesi col rito abbreviato presieduto dal Gip Marina Rizza. L’Accusa ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado per il concorso esterno con l’aggiunta di un anno per reato elettorale, dal quale era stato assolto. La prossima udienza si terrà il 10 novembre, con dichiarazioni spontanee di Raffaele Lombardo.

La sentenza è prevista per la fine di gennaio 2017. La difesa dell’ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo “dimostrerà l’assoluta infondatezza” delle accuse mosse contro l’ex leader del Mpa, “confidando nella sua assoluzione”. Lo afferma l’avvocato Alessandro Benedetti. “La Procura Generale – osserva il penalista – ha chiesto la conferma della pena stabilità dal giudice di primo grado ed inoltre la sanzione aggiuntiva per il reato elettorale che costituiva l’ oggetto del suo appello. Nel corso della requisitoria molti punti della sentenza sono stati oggetto di profonda critica, mentre si è insistito sulle dichiarazioni di collaboratori come l’ architetto Tuzzolino smentito da tutti I testimoni citati e accusato di avere calunniato per sino il suo avvocato difensore. Tutti argomenti di cui la difesa nel corso delle sue arringhe – conclude l’avvocato Benedetti – si incarichera’ di dimostrare l’ assoluta infondatezza, confidando nell’ assoluzione dell’ onorevole Lombardo”.

Leggi anche:
Messo in sicurezza 80% discariche: "Multa UE ridotta di 12 volte"
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti