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Mafia, confiscati beni per 2,1 mln a imprenditore di Agrigento

La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha eseguito una confisca di beni riconducibili all’imprenditore 49enne Gioacchino Cottitto, di Palma di Montechiaro, per un valore di 2 milioni e 100 mila euro. Cottitto, imprenditore nel settore agroalimentare, venne arrestato nel 2010 nell’ambito di un’operazione della D.D.A. palermitana denominata “Apocalisse”, in cui furono contestati i reati di associazione mafiosa, il concorso esterno in associazione mafiosa, il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni, riconducibili all’allora latitante, nonché rappresentante provinciale agrigentino di Cosa nostra, Giuseppe Falsone. L’imprenditore è stato ritenuto il tramite tra la grande distribuzione commerciale ed i rappresentanti agrigentini delle cosche. Per questo la Corte d’Appello di Palermo lo ha condannato a 3 anni di reclusione. Con il provvedimento di oggi è stata disposta la confisca dell’associazione agricola “La Rotonda dei Pini”, del 50% delle quote societarie e dell’intero patrimonio della “Biofrutta s.r.l.” (il restante 50% è già sottoposto a confisca con altro provvedimento), di 2 fabbricati, di 11 terreni, di un’impresa individuale attiva nel settore agricolo (con relativo complesso dei beni aziendali) e il saldo attivo di conti correnti bancari.

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