Meloni blocca la patrimoniale: “Con la destra al governo non vedrà mai la luce”. Sinistra divisa
Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato in mattinata un post sui social in cui chiude definitivamente la porta a ogni ipotesi di patrimoniale: “Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al governo, non vedranno mai la luce”.
La risposta è arrivata in meno di un’ora da Elly Schlein, che ha accusato il governo di “aumentare le tasse per tutti” e di “aiutare i più ricchi” con la manovra in approvazione. La segretari Pd non ha citato direttamente la patrimoniale, preferendo ricordare che con il governo Meloni “la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni”. “Il governo Meloni ha aumentato le tasse per tutti. E come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull’Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito”, ha aggiunto.
La sinistra si divide: Cgil, Avs e M5s su fronti diversi
La Cgil ha annunciato uno sciopero generale per venerdì 12 dicembre, con il segretario Landini che ha definito la manovra “un salasso per i lavoratori”. Al suo fianco, Nicola Fratoianni di Avs ha dichiarato: “Non è rassicurante che con la destra al governo aumentino le persone in povertà”. Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha aggiunto: “Meloni difende i super ricchi”. Tuttavia, Giuseppe Conte ha escluso ogni sostegno alla patrimoniale, definendola “un’idea fuori tempo massimo”, ma ha condannato la manovra come “la vera patrimoniale”, dato che “la pressione fiscale è salita al massimo storico senza redistribuzione”. I 5 Stelle non sosterranno il governo, ma non adotteranno la proposta di tassazione dei patrimoni, ribadendo la priorità del “governo delle tasse”.
Renzi avverte: la sinistra cade nell’imboscata mediatica
Matteo Renzi ha criticato duramente la linea della sinistra, definendo la rilancio della patrimoniale “l’ennesimo autogol mediatico del centrosinistra”. “Meloni ha aumentato le tasse – ha scritto su X – ma ora si veste da paladina della classe media”. Secondo l’ex segretario del Pd, la strategia del governo è “costruire un nemico virtuale: lo Stato esattore”, mentre i reali problemi – stagnazione, disuguaglianza, fuga dei capitali – restano in ombra. L’analisi di Renzi è condivisa da alcuni analisti economici: “L’opposizione ha l’occasione di proporre tagli mirati e riforme strutturali, ma si ostina su un tema che non è in agenda e che alimenta il racconto della destra”.
La maggioranza si stringe
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito che “il governo ha scelto di mettere al centro le famiglie, le imprese e il ceto medio impoverito”. Mariastella Gelmini di Noi Moderati ha definito la patrimoniale “pericolosa per i risparmi degli italiani”, mentre Daniela Ruffino di Azione ha sottolineato: “La sinistra si conferma la migliore avversaria di se stessa”. Il vicepremier Antonio Tajani ha attaccato la Cgil, accusando Landini di “mire politiche” e di “isolarsi” rispetto agli altri sindacati che hanno firmato contratti con aumenti salariali. “Gli altri firmano – ha detto – la Cgil è sempre contro”.
Le implicazioni economiche e sociali
Secondo l’Istat, nel 2024 il 13,7% della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale, con un aumento del 2,1% rispetto al 2022. L’Ocse ha avvertito che l’elevata pressione fiscale sui redditi da lavoro, combinata con una bassa tassazione sui patrimoni immobiliari e finanziari, sta aggravando la disuguaglianza. Il rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio indica che il 68% dell’incremento fiscale ricade sulle famiglie con reddito inferiore a 35.000 euro, mentre il 12% dei contribuenti con reddito superiore a 150.000 euro beneficia di detrazioni e agevolazioni fiscali nella manovra in discussione. Senza un intervento sulla tassazione del patrimonio, secondo gli economisti, il sistema fiscale rischia di diventare ancora più regressivo.
Lo sciopero e il dibattito in Parlamento
Venerdì 12 dicembre, la Cgil organizzerà uno sciopero generale in 17 città, con blocchi nei trasporti e negli uffici pubblici. Il governo ha già annunciato un’audizione urgente in commissione Bilancio per il 17 novembre, con Giorgetti e la ministra dell’Economia che dovranno chiarire le stime di ricavo della manovra. Intanto, il Pd prepara un emendamento alla legge di bilancio per introdurre una “tassa di solidarietà” sugli utili delle grandi imprese, ma non sui patrimoni personali. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato di votare contro il provvedimento, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno già dato il via libera. Il dibattito si sposterà sulle prossime elezioni europee, dove la tassazione dei patrimoni potrebbe diventare un tema centrale.
