Meloni e i leader europei in missione di sostegno all’Ucraina: tregua di 30gg o sanzioni a Mosca

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

In un gesto che si carica di forte simbolismo, i leader di Regno Unito, Francia, Germania e Polonia hanno fatto tappa oggi a Kiev per manifestare il loro sostegno all’Ucraina, in un momento critico segnato da nuove tensioni con Mosca. La premier italiana Giorgia Meloni ha partecipato all’incontro in modalità videoconferenza, unendosi virtualmente al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy.

Un’icona di resistenza: Maidan al centro della visita

Keir Starmer, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Donald Tusk sono giunti nella capitale ucraina, dove hanno iniziato la loro visita con un omaggio a Maidan, il simbolo della resistenza ucraina. Qui, i leader hanno reso tributo alle migliaia di bandiere piantate in memoria delle vittime del conflitto. Successivamente, il gruppo ha partecipato a un vertice con Zelenskyy, al quale hanno preso parte anche Meloni e altri leader internazionali tramite collegamento video. Il fulcro della discussione? La creazione di una “forza integrata aria-terra-marittima e di ricostruzione” da inserire in un eventuale accordo di pace.

Dichiarazione congiunta: un appello alla solidarietà

In una dichiarazione congiunta rilasciata venerdì sera, i quattro leader europei hanno affermato: “Noi, leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, saremo a Kyiv per esprimere solidarietà all’Ucraina contro l’invasione barbara e illegale su larga scala della Russia”.

I leader hanno ribadito la necessità di un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, già sostenuto dagli Stati Uniti e accettato da Kyiv l’11 marzo. Tuttavia, Mosca ha rifiutato tale proposta, optando invece per una tregua unilaterale di tre giorni a partire dall’8 maggio, una mossa vista da Kiev come un tentativo di proteggere le celebrazioni russe da possibili attacchi di droni ucraini. Nonostante questo annuncio, i combattimenti continuano a infuriare lungo le linee del fronte.

Sicurezza a rischio: l’allerta dagli Stati Uniti

Mentre i leader europei si dirigevano verso Kiev, l’ambasciata americana ha lanciato un’allerta pubblica, segnalando la possibilità di un attacco aereo di grande entità nei prossimi giorni. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma la tensione rimane palpabile nella regione.

Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha accolto a Mosca numerosi leader internazionali, tra cui il presidente cinese Xi Jinping e il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, durante la parata del Giorno della Vittoria. La presenza di figure come il premier slovacco Robert Fico e il presidente serbo Aleksandar Vucic ha suscitato preoccupazione e irritazione in vari ambienti europei.

Un’Europa unita per una strategia comune

Il vertice di oggi a Kiev rappresenta anche un’opportunità per definire una posizione unitaria europea da portare al tavolo con Donald Trump, il quale ha mostrato finora un atteggiamento ambiguo nei confronti della crisi. Tuttavia, gli appelli ripetuti per una tregua fanno sperare in un potenziale cambio di rotta nella politica statunitense.

“Siamo pronti a sostenere i negoziati di pace il prima possibile, a discutere l’attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo completo,” hanno dichiarato i quattro leader. “Finché la Russia non accetterà una tregua duratura, aumenteremo la pressione sulla sua macchina bellica”.

Un messaggio chiaro e deciso

La visita dei leader europei a Kiev sottolinea l’importanza di una risposta coordinata e ferma nei confronti della crisi ucraina. Con le tensioni in continua crescita, l’Europa ribadisce il proprio impegno a sostenere l’Ucraina nella ricerca di una soluzione pacifica e nel rafforzamento delle sue capacità difensive. Un messaggio chiaro e deciso, che segna un passo significativo nel panorama geopolitico attuale.