Messico, la tenace resistenza culturale azteca ai conquistadores

4 luglio 2017

Un’èquipe di archeologi messicani ha scoperto un antico quartiere di Città del Messico dove nobili aztechi provarono a resistere alla conquista culturale degli spagnoli nel XVI secolo, cercando di tenere in vita le tradizioni ancestrali. La località si chiama Colhuacatonco e qui venne organizzata una resistenza passiva allo strapotere dei conquistadores anche dopo la caduta di Tenochtitlan, la capitale dell’impero azteco. Secondo Maria de la Luz Escobedo, dirigente dell’Istituto nazionale di antropologia, responsabile degli scavi, appare evidente che la prima e la seconda generazione del popolo tradizionale azteco seppellì a Colhuacatonco almeno sette persone, tre adulti e quattro bambini tra uno e otto anni, secondo gli antichi rituali funebri. I ricercatori hanno portato infatti alla luce scheletri sepolti in posizione fetale, ritrovati a margine dell’insediamento, databili all’epoca dei primi contatti con gli spagnoli. Le offerte funerarie raccolte suggeriscono un primo mescolamento delle due culture, immortalato in statuine di persone con tratti non aztechi e muniti di copricapi di foggia europea, a testimonianza di una fusione culturale ormai compiuta. Le stanze di sepoltura appaiono costruite con pietre e questo suggerisce che fossero dedicate a personaggi del ceto dominante e non a membri delle classi popolari.

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