Migranti, fino a oggi sono 5 i Cie attivi per 350 posti

31 dicembre 2016

Un centro di identificazione ed espulsione in ogni regione italiana. Se e’ davvero questo l’obiettivo del Viminale, il lavoro da fare e’ ancora parecchio perche’, al momento, i Cie effettivamente operativi sono cinque, per una capienza totale di circa 350 posti: Roma, Torino, Brindisi, Caltanissetta e Bari (quest’ultimo pero’ inagibile per lavori). Trapani di recente e’ stato trasformato in ‘hotspot’, uno dei centri per l’identificazione dei migranti richiesti dalle normative europee, mentre in diverse delle vecchie strutture si e’ optato per la chiusura oppure sono in corso lavori di ripristino e ricostruzione imposti quasi sempre da roghi dolosi e danneggiamenti volontari.

Istituiti nel ’98 come Centri di permanenza temporanea per gli stranieri sprovvisti di regolare titolo di soggiorno e non aventi titolo per chiedere asilo o protezione internazionale, sono stati a lungo al centro di violente polemiche perche’ paragonati a delle carceri: non a caso il tempo di ‘detenzione’ (amministrativa) e’ piu’ volte oscillato nel tempo da un minimo di 30 giorni a un massimo di 18 mesi. Le strutture di accoglienza dei migranti comprendono anche i Centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), i Centri di accoglienza (Cda) e i Centri accoglienza per richiedenti asilo (Cara). I Cpsa ospitano gli stranieri al momento dell’arrivo: qui ricevono le prime cure mediche, vengono fotosegnalati e possono fare domanda di protezione internazionale prima di essere trasferiti nelle altre tipologie di centri. I Cda garantiscono prima accoglienza allo straniero rintracciato sul territorio nazionale per il tempo necessario alla sua identificazione e all’accertamento sulla regolarita’ della sua permanenza in Italia mentre lo straniero irregolare che richiede la protezione internazionale viene inviato nei Cara per l’identificazione e l’avvio delle procedure relative. Cda e Cara sono in funzione a Gorizia, Ancona, Roma, Foggia, Bari, Brindisi, Lecce, Crotone, Catania, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e Cagliari.

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