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Il Milan esonera Montella, al suo posto Gattuso. Esordirà col Benevento

Il pareggio con il Torino è stato fatale: il Milan ha esonerato Vincenzo Montella. Al suo posto arriverà il tecnico della primavera Gennaro Gattuso. L’annuncio a sorpresa è stato dato dallo stesso club rossonero in mattinata. “La conduzione tecnica è affidata a Gennaro Gattuso , che lascia il suo incarico da allenatore della Primavera e al quale rivolgiamo calorosi auguri di buon lavoro” , scrive il Milan. Che poi continua: “Al Signor Montella vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attività fin qui svolta con il suo staff per l’impegno, la serietà, la correttezza professionale”. Montella paga il pessimo avvio di stagione che vede i rossoneri attualmente settimi con 20 punti dopo 14 giornate e alla pari con squadre sicuramente meno blasonate come Chievo e Bologna. A dirigere l’allenamento di oggi, in assenza di Gattuso, sarà il preparatore atletico. L’esonero di Montella, secondo quanto riporta ‘Milanews’, è stato comunicato al tecnico lunedì mattina da Mirabelli dopo una lunga conference call notturna con il presidente e arriva come un fulmine a ciel sereno dato che ancora domenica la società sembrava decisa a rinnovargli la fiducia almeno fino alla trasferta di Benevento. E lo stesso allenatore dopo la partita contro il Torino era ottimista sul futuro: “La squadra mi è piaciuta in tutto, continuità, atteggiamento, voglia. Stiamo crescendo e non vedo gli altri così irraggiungibili, c’è semmai da stringersi ancora più forte”. Parole che in realtà stridevano con quelle pronunciate da Mirabelli poco prima: “Il Milan deve recuperare il terreno perduto, ci deve essere la tensione giusta. Da ora in poi giochiamo per vincere non per partecipare “.

Montella, saputo dell’esonero, ha affidato a Instagram il suo messaggio di saluto: “Lasciare il Milan fa molto male, ho cercato e provato a dare tutto me stesso per questa società ma accetto la decisione presa. Voglio ringraziare i giocatori e voi tifosi per i momenti belli che abbiamo passato insieme sperando che il Milan arrivi là in alto dove gli compete. Io evidentemente ho fallito ma continuerò a tifare per questi colori”. “Ringrazio Fassone e Mirabelli, ma questo è il calcio – continua Montella – Porterò sempre nel cuore il Milan, qualche piccola soddisfazione c’è stata tipo la qualificazione in Europa. Dispiace per questa tempistica, la squadra stava crescendo, ma il calcio è così. Auguro a Rino buon lavoro, persona leale di cui ci si può fidare”. Colpa di tutti per questa classifica? “E’ sempre colpa dell’allenatore. Nell’immediato non sono state rispettate ambizioni e programmi. E’ solo colpa mia”. Cosa ha detto alla squadra? “Li ho ringraziati, non sono molto per gli addii. Ho detto loro che ce la faranno a venire fuori da questa situazione”. In particolare la società non avrebbe gradito la gestione dei nuovi acquisti che nelle ultime partite sono spesso rimasti a guardare. Anche contro il Torino, infatti, in campo c’erano ben 6/11 del vecchio Milan con Zapata preferito a Musacchio e Bonaventura a Calhanoglu. Il tutto sommato a un continuo vorticare di moduli e formazioni che ha finito per confondere la squadra, incappata in ben 6 sconfitte nelle prime 14 giornate: il peggior avvio rossonero dalla stagione 1941/42. Abbastanza per cambiare allenatore. Domenica Gattuso esordirà nel match di Benevento.

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