Alessio Romagnoli non esulta, Rino Gattuso si’, sotto il nevischio dell’Olimpico dopo il rigore che il difensore rossonero ha realizzato, regalando al Milan l’accesso alla finale di Coppa Italia, contro la Juve, a maggio. Il destino ha voluto che fosse il giovane centrale, di cuore biancoceleste, ma bastione di una squadra in grande crescita, a decidere la sfida con la Lazio dopo un estenuante braccio di ferro, deciso solo dopo 14 rigori seguiti a 210′ minuti senza reti. Un beffa per la squadra di Simone Inzaghi, che era a caccia della quarta finale dal 2013 e che ai punti avrebbe altrettanto la finale, ma nella sequenza di penalty Donnarumma ha fatto la sua parte – bravo comunque anche Strakosha – e la Lazio ha pagato alla fine l’errore di Luiz Felipe. Applausi comunque per i biancocelesti, attesi ora dalla Juve, mentre il Milan sara’ altrettanto stanco ma col morale a mille per il derby di domenica. Inzaghi per arrivare in finale aveva richiamato in prima linea i giocatori lasciati riposare domenica, schierando una difesa a tre con Caceres, De Vrij e Radu, un folto centrocampo con un Marusic non al meglio affiancato da Parolo, Milinkovic, Leiva e Lulic, e davanti a loro Luis Alberto alle spalle di Immobile. Facile la scelta di Gattuso, che ha confermato la squadra che aveva battuto la Roma tre giorni, con Calabria sull’asse destro, Bonucci e Romagnoli al centro e Rodriguez a sinistra. In mezzo spazio a Kessie, Biglia e Bonaventura, e nel tridente Calabria sostenuto da Suso e Chalanoglu. La Lazio ha imposto subito un bel ritmo alla sua azione e Donnarumma ha dovuto riscaldarsi in fretta prima per deviare in angolo un colpo di testa di Immobile e quindi a respingere una conclusione da fuori di Milinkovic.
Un Milan attendista, forse troppo, e spesso schiacciato nella sua trequarti, ha rischiato grosso per due brutti errori in disimpegno di Chalanoglu e Rodriguez, per loro fortuna non sprecati a dovere da Marusic e dal solito Milinkovic. Quasi al 20′ si fa vedere Suso, con un bel tiro parato da Strakosha, ma i biancocelesti hanno tremato al 27′ quando, su punizione di Chalanoglu, Strakosha e Caceres hanno confezionato un assist sprecato da Cutrone. L’occasione ha risvegliato i rossoneri, che hanno alzato il loro baricentro abbandonando i lanci lunghi per un’azione piu’ manovrata, ma e’ stata ancora la Lazio a farsi pericolosa con Immobile, liberato in area da un bel tacco di Luis Alberto, sempre pericoloso tra le linee rossonere. Un primo tempo vinto nettamente ai punti dalla Lazio, che e’ ripartita veloce dopo l’intervallo, Immobile e Paolo hanno impegnato subito Donnarumma, ma poco dopo e’ stato Strakosha a salvare i suoi su tiro di Calabria, imbeccato da Suso in area e i due occasioni Chalanoglu ha mancato la conclusione vincente. A meta’ ripresa, Inzaghi ha inserito Felipe Anderson al posto di Luis Alberto e Luiz Felipe per Caceres, mentre Kalinic ha preso il posto di Cutrone nel Milan. Il brasiliano ha creato un po’ di movimento ma le squadre ormai stanche non sono riuscite a trovare il guizzo vincente per evitare i supplementari. Lukaku per Marusic e Montolivo per Kessie’ le mosse dei due tecnici per gli ultimi 30′, che pero’ non hanno cambiato il destino della partita – complice uno sciagurato errore di Kalinic a tu per tu con Strakosha al 117′ – sfociata nei rigori. Strakosha ha parato su Rodriguez e Montolivo dopo il centro iniziale di Immobile, Donnarumma ha risposto su Milinkovic e Leiva, poi l’errore decisivo di Luiz Felipe e la fredda conclusione di Romagnoli. Il Milan non si ferma.