Antonio Subranni
Antonio Subranni, ex comandante dei Ros e figura chiave nella trattativa Stato-mafia degli anni ’92-’93, è morto all’età di 91 anni. La Corte d’Assise di Palermo lo aveva assolto insieme ad altri accusati dall’accusa di minaccia al corpo politico dello Stato, ribaltando la sentenza di primo grado. La corte ha sostenuto che l’azione di avvicinare il sindaco mafioso Vito Ciancimino per dialogare con la mafia era mirata a prevenire nuove stragi, anziché rafforzare i propositi minacciosi del boss Totò Riina.
Subranni si era ritirato nel 1996 con il grado di generale di corpo d’armata. Suo figlia Danila è stata portavoce di Angelino Alfano e successivamente capo della comunicazione di Forza Italia alla Camera. Il senatore Maurizio Gasparri ha espresso vicinanza alla famiglia di Subranni, sottolineando che l’ex comandante ha subito un processo ingiusto che si è concluso con la sua assoluzione tardiva. Gasparri ha sempre sostenuto l’onestà di Subranni e ha elogiato il suo esempio e la sua memoria. Gasparri, in una nota in cui esprime “vicinanza alla moglie, alla figlia Danila e a tutta la famiglia”. Cordoglio viene espresso anche dal gruppo di Forza Italia alla Camera, in particolare dai colleghi di Danila Subranni. A lei “e alla sua famiglia il nostro più sincero ed affettuoso abbraccio per la scomparsa del caro papà”.
