Ocse lima stime ripresa Italia 2021 ma promuove Draghi

Ocse lima stime ripresa Italia 2021 ma promuove Draghi
9 marzo 2021

L’Ocse ha rivisto in meglio le previsioni sull’economia globale e dei Paesi avanzati, alla luce della graduale diffusione dei vaccini anti Covid, delle nuove misure di Bilancio a sostegno della ripresa, in particolare negli Usa, e dei segnali che oggi le economie riescono a “gestire meglio” le misure per sopprimere la diffusione del virus, rispetto a quanto accaduto con i primi lockdown. Sull’Italia, in un aggiornamento di interim del suo Economic Outlook, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha fornito un quadro in chiaroscuro. Da un lato ha ritoccato al ribasso la previsione di rimbalzo del Pil dopo il crollo pandemico dell’8,9% del 2020: ora l’ente parigino pronostica un più 4,1% sul 2021 (0,2 punti inferiore quanto indicato lo scorso dicembre). Dall’altro ha rivisto al rialzo di 0,8 punti la previsione di crescita dell’Italia sul 2022: al più 4%. Ma soprattutto ha manifestato un netto sostegno alle priorità delineate dal nuovo governo guidato da Mario Draghi. “Ha detto che si concentrerà sulle vaccinazioni, sul piano nazionale di Next Generation Eu, quindi su green e digitale, e sulla riforma della pubblica amministrazione, per rendere più efficiente la spesa.

Non penso che potremmo fare meglio in termini di raccomandazioni – ha detto la capo economista Laurence Boone, rispondendo ad una domanda sulla Penisola durante la conferenza stampa di presentazione -. Questo è esattamente quello che abbiamo raccomandato all’Italia per anni”. Il tutto nell’ambito di una generalizzata revisione in meglio delle previsioni di crescita globale dei Paesi avanzati, e, anche se in misura più moderata, anche sull’insieme dell’area euro. Dopo il meno 3,4% del 2020, l’Ocse ha alzato di 1,4 punti la previsione di ripresa globale sul 2021, al più 5,6%, e di 0,3 punti quella sul 2021 al più 4%. Sull’area Ocse, dopo il meno 3,2% del 2020, la stima sul 2021 è stata alzata di 1,5 punti al più 6,2% e quella sul 2022 di 0,4 punti al più 4,1%. Sull’area euro, dopo il meno 6,8% del Pil 2020, l’Ocse ha rivisto al rialzo di 0,3 punti la previsione di crescita 2021 al più 3,9%, la stima sul 2022 è stata alzata di 0,5 punti al più 3,8%. Spicca la revisione al rialzo sull’economia Usa: 3,3 punti percentuali in più sul recupero 2021 ora indicato al più 6,5%, di cui 3 punti vengono imputati ai nuovi stimoli all’economia, dopo un meno 3,5% nel 2020.

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Sul 2022 l’Ocse ha alzato la previsione di 0,5 punti al più 4%. Restano tuttavia “rischi rilevanti” su queste prospettive, avverte l’Ocse, che cita la possibilità che nuove varianti del Covid risultino resistenti ai vaccini, assieme a perdite occupazionali o fallimenti di imprese superiori al previsto. E poi la crescita degli indebitamenti. Ma su questo “il modo migliore per ridurre il debito è la crescita e il modo migliore per tornare e crescere sono le vaccinazioni”, ha avvertito Boone. “Quando l’economia riaprirà vedremo che molte persone ritroveranno lavoro”, ha rassicurato. Invece “ci sono alcune ragioni di esser preoccupati dell’inflazione”, ha proseguito Boone, citando gli effetti dei nuovi stimoli Usa, le penurie di forniture nelle catene globali che si sono create durante la pandemia e il forte rimbalzo dell’economia in Cina. “Sono tutti elementi che mettono pressioni al rialzo sui prezzi. Ma quello che voglio sottolineare è che le pressioni da domanda restano basse su scala globale, inclusi gli Usa”. E il problema non riguarda l’area euro, dove anzi se alla Bce volessero muoversi verso un aumento del programma di acquisti di titoli anticrisi Pepp e un suo prolungamento “lo possono fare”, ha concluso la capo economista dell’Ocse.

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