Nuovo ospedale di Ragusa, sequestrate due sale operatorie

Nuovo ospedale di Ragusa, sequestrate due sale operatorie
30 giugno 2017

E’ scattato un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza di due sale operatorie, del blocco parto, dei locali della terapia intensiva e coronarica e della rianimazione del nuovo ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II” . Sarebbero state riscontrate irregolarita’ nei collaudi sugli impianti di climatizzazione e sanificazione. Il provvedimento e’ stato firmato dal Pm Gaetano Scollo della locale Procura. Il provvedimento di sequestro preventivo dovra’ essere ratificato entro 48 ore. Il provvedimento d’urgenza e’ scattato perche’ allo stato attuale non sarebbe garantita la sicurezza dei pazienti. Situazione critica, dunque, nel sistema sanitario a Ragusa dove uno degli ospedali e’ in fase di dismissione. La questione sarebbe legata al funzionamento difforme rispetto al progetto dell’impianto di induzione di aria forzata e sanificazione. La difformita’ riscontrata dai periti nominati dalla Procura di Ragusa sui motori che alimentano il sistema non garantirebbe le condizioni di sicurezza per i pazienti.

“Gucciardi si dimetta per evitare che questi ultimi mesi di legislatura diventino la pietra tombale sulla sanita’”. E’ la presa di posizione del M5S all’Ars sulle ultime vicende che hanno investito i vertici della sanita’ dell’isola. “L’assessorato alla Sanita’ – dice il deputato Francesco Cappello, componente della commissione Salute a palazzo dei Normanni – e’ allo sbando tra norme disapplicate e regolamenti di conti tra partiti e direttori generali. Alla luce dei fatti non e’ chiaro chi sia oggi a governare la la sanita’ in Sicilia. Certamente non la politica, non la legge, ne’, tanto meno, Gucciardi. Di fatto si assiste ad un enorme guazzabuglio in cui Consiglio di Giustizia Amministrativa ed Ufficio legislativo e legale dettano la linea ad un governo che si finge confuso per spostare ad un attimo prima delle elezioni il momento in cui innescare i procedimenti di stabilizzazione e forse dei concorsi, che ormai appaiono sempre piu’ un lontano miraggio. Il governo regionale – prosegue Cappello – consapevole che le nomine dei commissari avrebbero dovuto seguire quelle ordinarie per la nomina dei manager, furbescamente ha colto la palla al balzo per procrastinare ulteriormente il piano delle assunzioni per sfruttare l’operazione in maniera clientelare.

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