Il partito degli astenuti sempre protagonista, vigile attenzione di Mattarella

Il partito degli astenuti sempre protagonista, vigile attenzione di Mattarella
7 giugno 2016

Elezioni amministrative nel segno della discontinuità per le scelte degli elettori rispetto alla precedente tornata (Pd in altalena, sale M5S, confuso il centrodestra) ma purtroppo costanti nella ormai verticale discesa della percentuale dei votanti. Domenica l’affluenza alle urne – che ha riguardato 1.342 comuni della Penisola (oltre dieci milioni di aventi diritto al voto) – ha registrato una partecipazione del 62,14%. Un calo di oltre cinque punti rispetto alle precedenti amministrative, quando l’affluenza era stata del 67,42% (ma si votava anche di lunedì). Un dato – l’ennesimo calo nelle elezioni, quali esse siano, del nostro Paese – che non sembra preoccupare in modo particolare le principali forze politiche, impegnate più che altro a capire se i propri candidati (qualora non vincenti al primo turno) andranno o meno al ballottaggio. Ma che invece – sia pure senza interventi e esortazioni di sorta – interpella naturalmente il Quirinale.

Da sempre il Colle, pur senza mai interferire sulle dinamiche elettorali, lascia intendere come importante sia la partecipazione (perché no, la più massiccia possibile) dei cittadini alle consultazioni elettorali. Siano esse elezioni locali e amministrative, elezioni nazionali ed europee. E non è quindi escluso che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in queste ore abbia mostrato una alta attenzione per il preoccupante fenomeno, che va ormai consolidandosi urna dopo urna, nel popolo italiano. Un fenomeno verso il quale Mattarella – ma anche il suo predecessore Napolitano e, ancora prima, Ciampi, Scalfaro e ancora dietro… – ha sempre puntato il dito richiamando gli italiani e le forze politiche alla loro responsabilità di cittadini attivi e partecipi alla vita democratica.

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