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Patto Nord diventa partito: “Salvini? Nulla ha a che fare con la Lega”

Il movimento degli ex leghisti Patto per il Nord diventa partito: si terrà sabato 15 e domenica 16 novembre a Treviglio, in provincia di Bergamo, il congresso fondativo. L’assise è stata presentata in una conferenza stampa alla Camera dagli ex parlamentari del Carroccio Paolo Grimoldi, Luca Paolini, Jonni Crosio, Angelo Alessandri.

“Vogliamo tornare a parlare di Nord. Più nessuno – ha osservato Grimoldi – parla delle questioni del Nord. Non si possono spendere 14 miliardi per un ponte tra territori che stanno 4 mesi all’anno senza l’acqua dai rubinetti e poi avere le liste d’attesa della sanità che anche nel profondo Nord ormai arrivano a un anno di attesa. Le promesse di campagna elettorale sono state ampiamente tradite. Siamo a favore delle infrastrutture ma serve una lista di priorità invece si è cercato il clamore e la visibilità mediatica con una grande opera che suona come una cattedrale nel deserto più che un’opera utile per il paese”.

Grimoldi ha spiegato che “nel giro di pochi mesi Patto per il Nord è sbarcato in 56 province del Nord e oggi rappresentiamo circa 300 amministratori tra assessori, consiglieri comunali e sindaci in carica. Ogni giorno si spacca una sezione della Lega, un’amministrazione locale, e portiamo a casa gente ma viene da noi anche tanta gente che non aveva fatto politica perché manca una proposta politica per il Nord”. Tra i promotori del partito, Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia della Lega, e lo stesso Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda poi espulso da Salvini.

Al congresso “saranno presenti quattro leader nazionali: Carlo Calenda di Azione, Marco Rizzo, Michele Boldrin del partito Ora e Luigi Marattin. Saranno rappresentati anche altri partiti: Fdi, Fi, per il Pd ci sarà l’ex sindaco di Brescia Emilio Del Bono”, ha spiegato Grimoldi, segretario in pectore: “Ho iniziato oggi a raccogliere le firme”. Incerta la presenza dell’ex ministro leghista Roberto Castelli: “Ha firmato anche lui per la fondazione di Patto per il Nord ma mantiene la sua struttura. Al congresso l’anno scorso c’era…vediamo…se arriva o non arriva”. E Umberto Bossi? “E’ ampiamente informato. Questa cosa qui nasce su suggerimento di un po’ di persone con qualche anno più di me che lanciarono questa cosa un anno fa”.

Secondo Alessandri, “sabato e domenica ci riprendiamo in mano un territorio. Abbiamo 125 miliardi all’anno di residuo fiscale, sono un’enormità. In 30 anni potremmo ripagare il debito nazionale solo col residuo fiscale che viene portato via dal Nord a Roma e in nessuna maniera torna indietro: 125 miliardi sono metà del Pnrr che ogni anno viene depredato al Nord”. Il lombardo Crosio ha ricordato che “Giorgetti ha detto che i conti sono in ordine. I conti del paese sono in ordine, non quelli degli italiani, anche i lombardi fanno fatica ad arrivare a fine mese e se la locomotiva Nord si ferma, il treno Italia si ferma”.

Sulla Lega Salvini premier poche parole dirette oltre a quelle – critiche – verso l’opera simbolo del leader, il Ponte sullo stretto: “Una forza politica che era per abbassare le tasse che oggi presenta l’emendamento per dare 55 milioni di euro ai 24600 forestali della Sicilia. La Salvini premier di oggi o è la copia sbiadita e sfortunata di Fdi o la copia dell’Udeur, nulla ha a che fare con la Lega”.

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Redazione