Puglia, scompare il centrosinistra. Vendola-Emiliano alla resa dei conti

Puglia, scompare il centrosinistra. Vendola-Emiliano alla resa dei conti
29 novembre 2014

La coalizione di centrosinistra in Puglia non esiste più. Rotta, svanita, evaporata. Come le primarie che si celebreranno domenica prossima? Forse. Perché a meno di ventiquattr’ore dall’allestimento dei gazebo, il governatore Nichi Vendola non ce la fa proprio a mandare giù quella che definisce l’ennesima bordata di Michele Emiliano. E così sfoga la sua rabbia e delusione al termine di un vertice di maggioranza che Emiliano in veste di segretario regionale del Pd, ha disertato.

“La coalizione non esiste più”, è il colpo sferrato da Vendola. E non ci vanno leggeri nemmeno il capogruppo e il segretario regionale di Sel, Michele Losappio e Gano Cataldo. “A questo punto le primarie sono da considerarsi inutili. A meno che nelle prossime ore non ci sia un chiarimento tra Sel e il segretario del Pd”, hanno tuonato. Quindi primarie saltate? “A Nichi dico: incontriamoci domani mattina e chiariamo tutto con senso di responsabilità. Io ci sono”, è il tweet con cui Emiliano ha risposto a Vendola. E che dovrebbe riportare la pace in un finale di campagna elettorale piuttosto infuocato. A scatenare il marasma è stato l’accordo che Emiliano ha siglato con l’Udc che nelle elezioni che nel marzo prossimo decideranno chi guiderà la Puglia, comparirà tra le forze del centrosinistra. Sostegno mal digerito da Sel e che è valso l’accusa a Emiliano di voler spaccare il centrosinistra pugliese.

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“Strano che mi sia diano colpe, è stato proprio Vendola a chiedermi lo scorso novembre di ottenere i voti dell’Udc necessari per approvare la variazione di bilancio e lo ha fatto davanti a tutti i partiti”, ha ricordato Emiliano. “Sono davvero turbato della tua tentazione costante di trascinare la lotta politica dentro una voragine di insinuazioni, di allusioni e, persino, di bugie, capaci di generare veleni”, ha scritto il Governatore in una lettera inviata all’ex sindaco di Bari.

“Prendiamo atto – ha scritto- di una crisi profonda che mette in discussione l’esistenza della coalizione di centrosinistra in Puglia. Credo che sia stato violato un vincolo fondamentale di solidarietà di lealtà e di rispetto della verità. Il mio ufficio non è mai stato un mercatino per scambi di alcun genere, credo che il centrosinistra abbia bisogno di una fisionomia, limpida, di non essere l’area dei trasformisti e dei riciclati”.

“Sono profondamente dispiaciuto che Vendola e Sel si siano sfilati dalle primarie e dalla coalizione. Comprendo le motivazioni: siamo stati i primi a denunciare il rischio di snaturamento del centrosinistra a causa della spregiudicatezza di Michele Emiliano. Tuttavia non condividiamo la decisione. Per noi le primarie continuano perché il centrosinistra non è fatto soltanto dai partiti e non è solo una vicenda tra il Pd e Sel”, è stato il commento di Guglielmo Minervini candidato alle primarie assieme a Emiliano e Stèfano.

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