Renzi al contrattacco, ora chi sbaglia paga. E sbotta: Guidi si è dimessa, Cancellieri no

Renzi al contrattacco, ora chi sbaglia paga. E sbotta: Guidi si è dimessa, Cancellieri no
1 aprile 2016

Il premier Matteo Renzi dice che con il suo governo la musica è cambiata: ora chi sbaglia paga. “Abbiamo sempre detto di fronte agli italiani che siamo un governo diverso dal passato. Con noi le cose cambiano: chi sbaglia è il primo che va a casa” ha detto Renzi in un punto stampa al’ambasciata italiana a Washington, a proposito delle dimissioni del ministro Guidi. “Guidi non ha commesso nessun tipo di reato – ha detto Renzi – ha fatto una telefonata che lei per prima ha ritenuto inopportuna. Quando una telefonata inopportuna la fece il ministro Cancellieri con un altro governo, tutti noi chiedemmo le dimissioni, che non arrivarono. Guidi è stata la prima a dare le dimissioni, in Italia qualcosa è cambiato”. Il premier ha respinto poi seccamente il tentativo di coinvolgere tutto il governo nella vicenda del ministro Guidi: “Il fatto che ci sia stata una telefonata inopportuna riguarda il ministro”, dice in un punto stampa a Washington.

E ribadisce: “La novità è col governo prima queste cose non portavano alle dimissioni, adesso la musica è cambiata e credo sia un fatto di serietà riconoscerlo”. “Ovviamente – ha proseguito Renzi – sono molto dispiaciuto dal punto di vista personale. Stimo Federica, credo abbia fatto due anni di lavoro serio. Credo abbia fatto la cosa giusta”. “Non c’è niente di illegale. Credo abbia fatto un errore con quella telefonata”. Però, ha insistito il premier, “qualcosa è cambiato in Italia. Se prima per qualche telefonata inopportuna non ci si dimetteva, ora ci si dimette”.

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