Cultura e Spettacolo

Riapre Museo a Messina, nove sezioni espositive dal Medioevo al primo ‘900

Riapre a Messina il Museo regionale interdisciplinare della città dello Stretto. Le sezioni espositive sono nove, organizzate cronologicamente dal Medioevo al Primo Novecento. La storia della città è raccontata attraverso più di 300 opere di scultura, pittura, oreficeria, arredi liturgici, paramenti, volumi e documenti d’archivio e si conclude simbolicamente con un dipinto del 1907 di Salvatore De Pasquale.

L’edificio è stato trasformato nella sua configurazione spaziale interna, rimodulando parte del percorso espositivo e dell’ordine strutturale delle sale – ha spiegato Gianfranco Anastasio, progettista e direttore dei lavori -. Il nuovo plesso è stato adeguato tecnologicamente ai massimi standard museali internazionali”. La cospicua collezione archeologica racconta, infatti la storia e la cultura dell’antica Zancle – Messana, fondata nella seconda metà del VIIIsec.a.C. dei Greci calcidesi. Il nucleo più antico è costituito da materiali dell’ottocentesco Museo civico Peloritano, cui si aggiunsero, negli anni della Ricostruzione dopo il sisma del 1908, i rinvenimenti nei cantieri edilizi della città, grazie all’attività di illustri archeologi. Tra i reperti più preziosi, la statua di Igea, dea della salute, rinvenuta nel 1915 nell’area di una casa romana, nei pressi del Duomo. Uno dei reperti più interessanti è il cosiddetto ‘Ritratto di stratega’, ritenuto replica di epoca romana di un originale di ‘stile severo’ in bronzo databile entro il V secolo a.C. o rielaborazione classicista, o ancora un ritratto retrospettivo colto del I secolo d.C.

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