Russiagate, segretario alla Giustizia è di nuovo a rischio

Russiagate, segretario alla Giustizia è di nuovo a rischio
In primo piano, il segretario alla Giustizia, Jeff Sessions e Donald Trump
3 novembre 2017

Ancora una volta il segretario alla Giustizia, Jeff Sessions, si trova sotto pressione, dopo le nuove rivelazioni emerse dall’indagine sul Russiagate. Ma anche dopo un nuovo attacco arrivato da Donald Trump, che prima di partire per l’Asia, ha detto “che tante persone sono scontente del dipartimento di Giustizia, incluso me”. Un avvertimento a Sessions, che non ha “iniziato una indagine” sul partito democratico, che sarebbe stato “comprato” da Hillary Clinton. Lo licenzierà se l’inchiesta non partirà? “Non lo so ancora”, ha detto Trump. Ma la possibilità di un licenziamento non è l’unico elemento di cui il segretario alla Giustizia deve preoccuparsi. Sessions infatti avrebbe mentito davanti al Senato, sotto giuramento, sostenendo di non sapere di nessuno della campagna elettorale di Trump in contatto con il governo russo. Una affermazione che risulta falsa dalle carte dell’inchiesta indipendente guidata da Robert Mueller.

Sessions potrebbe essere richiamato al Congresso, per spiegare come sono andate le cose: George Papadopoulos, consigliere di Trump durante la campagna elettorale, è stato accusato per i suoi tentativi di organizzare un incontro tra gli emissari delo presidente Vladimir Putin e il comitato elettorale del candidato americano. E a differenza di quanto ha ripetuto finora, Sessions ne era al corrente. Anche Trump, che ha negato più volte di essere stato a conoscenza di contatti tra la Russia e alcuni suoi collaboratori politici, avrebbe in realtà saputo tutto, sostengono le carte. C’è poi Carter Page, ex consigliere di Trump, che secondo Cnn ha detto che Sessions era al corrente dei suoi contatti russi e dei suoi viaggi a Mosca. Adesso Sessions potrebbe essere ascoltato anche da Mueller, che vorrà continuare a approfondire la vicenda. Questo potrebbe essere un problema per Trump, visto che Sessions, un soldato fedele, ma spesso attaccato pubblicamente dal presidente Usa, potrebbe fare una deposizione capace di mettere in pericolo la turbolenta presidenza Trump.

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