Politica

Salvini e Di Maio chiamano Sergio Mattarella: “Pronti a riferire su programma di governo”

Accordo sul programma chiuso, ma manca ancora il nome del premier. Quindi, l’intesa di massima per far partire il nuovo governo c’e’. M5s e Lega, tramite Luigi Di Maio, hanno comunicato al presidente della Repubblica che l’accordo tra loro e’ stato trovato e sono pronti a riferire su numeri e contenuti. Nessun nome invece e’ stato ancora fatto dai due partiti per quanto riguarda la casella del premier. La personalita’ che ricoprira’ il ruolo di presidente del Consiglio, infatti, emergera’ nel corso delle consultazioni che Sergio Mattarella fara’ nei prossimi giorni. Domani mattina dunque partiranno le procedure per la convocazione delle consultazioni, che potrebbero quindi cominciare gia’ domani pomeriggio o al piu’ tardi martedi’ pomeriggio, visto che il Presidente ha un impegno fissato da tempo a Genova martedi’ mattina per la visita all’ospedale Gaslini. In merito alle difficoltà che M5s e Lega stanno incontrando sul piano della composizione del governo, più che su quello dei programmi, dalla Lega riassumono così: “Dobbiamo trovare una sessantina tra ministri, vice e sottosegretari. Poi ci sono i presidenti di Commissione… Servono almeno un centinaio di persone di un certo livello…”.

Tanto più, riconoscono gli stessi leghisti, dopo il richiamo di Mattarella sulle prerogative del Capo dello Stato. “Noi abbiamo difficoltà, visti i tanti parlamentari al primo incarico, ma i Cinque Stelle stanno ancora peggio”. Il punto è che “noi ne siamo consapevoli, loro non tanto…”. Dalle parti dei Cinque Stelle ci si esercita invece sul tentativo di giustificare un premier ‘terzo’. Intanto si fa scendere la quotazione dell’ipotesi “rosa di nomi”: “Più probabile che sia un nome secco”, dicono fonti pentastellate. E questo perché il premier tecnico – nella narrazione M5s – “non sarà un tecnico”, nel senso che “non sarà una personalità slegata dai cittadini, ma sarà frutto dell’indicazione di M5s e Lega, avrà al suo fianco due capi politici come Di Maio e Salvini, a prescindere dal fatto che entrino o meno al governo, e soprattutto avrà un forte indirizzo politico e un accordo di governo stringente”.

LA BOZZA DEL “CONTRATTO” – Sul contratto la trattativa viene descritta in fase di “discesa” con l’esame già completato di 18-19 punti sul totale. Di Maio e Salvini hanno lasciato la sede Pirellone all’ora di pranzo. Al secondo giorno di lavori serrati, gli “sherpa” dei due partiti continuano ad esaminare i temi lasciati da parte ieri (circa 7, tra cui un eventuale ritocco della legge Fornero, considerato che la bozza era di 22 punti e che ieri ne sono stati analizzati 15), poi torneranno a rivederli tutti. La bozza è ancora in divenire e non sarebbe attesa una conclusione dei lavori prima di sera. La volontà di 5 stelle e Lega è quella di raggiungere un’intesa entro la giornata di oggi, quantomeno sui contenuti, in modo da comunicare il raggiungimento dell’accordo di governo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al tavolo tecnico partecipano: per M5s, Laura Castelli, Danilo Toninelli, Vincenzo Spadafora, Alfonso Bonafede e Rocco Casalino; per la Lega, Roberto Calderoli, Armando Siri, Nicola Molteni, Gian Marco Centinaio e Claudio Borghi. Assente per il momento, il vice segretario federale, Giancarlo Giorgetti.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da