Dopo le aspre parole spese dalla presentatrice del Cairo che mandava “generosamente” al diavolo in diretta tv il ricercatore italiano, nuove notizie di arresti che danneggiano inevitabilmente le indagini sui responsabili della morte di Giulio Regeni. La famiglia si dice angosciata per l’arresto del dottor Ahmed Abdallah, presidente del consiglio d’amministrazione della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf), ong che sta offrendo attività di consulenza per i nostri legali”.
L’uomo è stato arrestato ieri come anticipato da La Repubblica. Il fatto confermato anche da Amnesty International. Abdullah è stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle forze speciali. È accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo terroristico e promozione del terrorismo. Amnesty International Italia denuncia l’inasprimento delle azioni repressive da parte del governo del Cairo: “Siamo di fronte a un salto di qualità nelle azioni repressive dell’Egitto, l’azione politica italiana deve essere commisurata a questa escalation egiziana” ha osservato il portavoce, Riccardo Noury. “Dal 21 aprile a ieri c’è stata un’ondata di arresti, sia di massa sia selettivi: secondo i nostri numeri sono state arrestate 238 persone, tra queste anche giornalisti stranieri che si sono occupati del caso Regeni.
