Schlein dribbla le polemiche e prolunga “l’estate militante”: un “autunno di piazza”

Schlein dribbla le polemiche e prolunga “l’estate militante”: un “autunno di piazza”
Elly Schlein
11 settembre 2023

Elly Schlein chiude la festa dell’Unità rilanciando il Pd di lotta, la segretaria vuole prolungare “l’estate militante” e annuncia un “autunno in piazza”, sulle “priorità” del partito, dalla “sanità” alla lotta per la “difesa del potere d’acquisto”, passando per “conversione ecologica e misure di sostegno”. Le polemiche, sia quelle tra alleati che quelle interne al Pd, cerca di lasciarle sullo sfondo, anzi di evitarle proprio. Non torna esplicitamente sulla questione degli addii al Pd, anche se un messaggio lo dà: il Pd deve essere un partito “largo, plurale, inclusivo”, ma avendo “una sola accortezza: evitiamo di essere un partito che per parlare di tutto a tutti rischia di finire per parlare di poco a pochi”.

Certo, è evidente lo sforzo di rasserenare il clima dopo le polemiche degli ultimi giorni: cita Aldo Moro ed Enrico Berlinguer, Walter Veltroni e Romano Prodi, ricorda che “unire e storie e culture diverse è stata sempre, dall’inizio, l’ambizione del Pd”. Però, poi, rilancia la sua linea: “Qualcuno ci accusa di avere spostato il partito a sinistra. Non so se ho questa colpa e non so nemmeno se sia una colpa”. Di sicuro, aggiunge, vuole un Pd “più in basso”, cioè più vicino alle persone e ai loro bisogni.

 

L’attacco alla destra

 

Sono pochi passaggi, però, nel suo intervento di un’ora e un quarto davanti ad una platea che il Pd stima in “oltre duemila persone”. In sala ci sono anche diversi dirigenti, a cominciare dagli esponenti della segreteria, compresi molti di quelli a lei più vicini: Marco Furfaro, Marina Sereni, Marta Bonafoni, Antonio Misiani, Marco Sarracino, Marwa Mahmood. C’è anche Roberto Speranza, che la segretaria ringrazia dal palco per il lavoro sulla sanità. C’è la capogruppo alla Camera Chiara Braga, il capodelegazione Pd al Parlamento europeo Brando Benifei, alcuni eurodeputati, come Pietro Bartolo, Camilla Laureti e Alessandra Moretti. Non si vedono i ‘big’ del partito, i vari capicorrente – con l’eccezione di Matteo Orfini – anche se tutti sono passati alla festa durante i giorni scorsi.

Leggi anche:
Elezioni Europee, Meloni in campo: "Io sono Giorgia", anche sulla scheda

Schlein attacca soprattutto la destra al governo, Giorgia Meloni, perché “non ci serve una premier donna se non si batte ogni giorno per migliorare la condizione di vita di tutte le altre donne di questo paese”. Nessuno sconto alla presidente del Consiglio e alla maggioranza: non hanno ancora “mandato un euro agli imprenditori alluvionati”, non cercano “soluzioni” ai problemi ma solo “un nemico al giorno contro cui scagliare le frustrazioni”, si limitano alla “repressione” di fronte alla violenza sulle donne quando servirebbe un investimento in istruzione, rischiano di “sprecare le risorse del Pnrr”, mentre Paolo Gentiloni e tra coloro che si sono dati da fare per ottenerle.

 

L’estate militante

 

Per questo il Pd vuole prolungare “l’estate militante”, bisogna incalzare il governo sui temi principali: “Sanità, potere d’acquisto, conversione ecologica e digitale, misure di sostegno”. E proprio questo approccio può favorire una convergenza con le altre forze di opposizione, quello adottato per il “salario minimo” è “un metodo che spero possa servire anche su altri temi. Non ci interessano le polemiche, ci interessa lavorare sui nostri temi per unire le nostre forze e essere più efficaci”. 

Perché “non pensiamo di farcela da soli, non abbiamo la presunzione di pensare di essere autosufficienti, ma sappiamo che senza questo partito non è possibile costruire l’alternativa alle destre che stanno governando questo paese. Il Pd non è interessato a perdere un solo giorno in polemiche inutilià A noi interessa ricostruire un progetto” che parli “a quel 50% e passa che alle amministrative non è andato a votare”. E per questo obiettivo è fondamentale anche l’unità del partito: “Vi chiedo: vogliamoci più bene anche tra di noi, ascoltiamoci di più, rispettiamoci di più. Io lo farò”. La prima festa dell’Unità con un segretario donna si conclude così, parte l’autunno di piazza e la platea intona ‘Bella ciao’.

Leggi anche:
Viminale: "Voto valido se si scrive Giorgia sulla scheda"
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti