Senato dà via libera al depistaggio. Pd: stop prescrizione dopo primo grado, ok da M5s
RIFORMA PROCESSO PENALE Casson: “Configurato delitto proprio del pubblico ufficiale, con una pena base che viene individuata dai tre agli otto anni”. Sono circa 800 le proposte di modifica al ddl di Enzo Marino
di Enzo Marino


BOLOGNESI “Dopo due anni di battaglie, sollecitazioni e appelli, finalmente il Senato ha votato l’introduzione del reato penale di frode processuale e depistaggio. E’ un risultato che condivido con tutte le Associazioni dei familiari delle vittime di terrorismo e stragi”. Lo dichiara Paolo Bolognesi, deputato Pd, presidente dell’Associazione 2 agosto 1980, primo firmatario della proposta di legge (n. 559) che definisce il depistaggio un reato del codice penale, già approvata dalla Camera il 24 settembre 2014, dove tornerà in seconda lettura, e votata oggi dal Senato. “L’introduzione di questo reato rappresenterà una svolta storica per il Paese – afferma Bolognesi – un taglio netto con l’impunità data a chi ha utilizzato il depistaggio per coprire le responsabilità di esecutori e mandanti. E soprattutto garantirà il futuro di ogni cittadino dal rischio di essere privato della verità. Adesso”, conclude Bolognesi “attendiamo che la legge venga approvata definitivamente entro il 2 agosto, data dell’anniversario della più grave strage del dopoguerra”.
PRESCRIZIONE Intanto, sono circa 800 le proposte di modifica alla riforma del processo penale, che incide anche sulla prescrizione e sulla disciplina delle intercettazioni, presentate dalle forze politiche. Trecento circa gli emendamenti presentati da Fi, una trentina da Area popolare, ma ci sono anche emendamenti del Pd, una cinquantina, e di questi un pacchetto a firma del capogruppo in commissione, Giuseppe Lumia. Il Pd, frattanto cerca di chiudere la partita sul nodo prescrizione: i relatori di maggioranza, Casson e Cucca, hanno presentato oggi un emendamento al ddl di riforma del processo penale nel quale “la prescrizione cessa di operare dopo la sentenza di primo grado”. Una soluzione che dovrà passare il vaglio della commissione al Senato ma che incassa già l’ok dei 5 stelle. “Sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado? Il Movimento 5 Stelle, che pure propone la sospensione dopo il rinvio a giudizio e’ pronto a votare anche questa misura che e’ comunque un buon passo avanti”. Cosi’ i capigruppo del Movimento 5 Stelle in Commissioni Giustizia Senato, Enrico Cappelletti ed il collega della Camera Vittorio Ferraresi commentano l’emendamento presentato dai relatori del provvedimento Casson e Cucca. “La maggioranza per approvare il provvedimento c’e’ – continuano Cappelletti e Ferraresi – ci auguriamo che questa sia la posizione ufficiale del Pd e che il partito di Renzi non si pieghi per l’ennesima volta agli interessi di Ncd e Verdini”.
Una proposta arriva anche dal Ncd: portare il tetto della prescrizione per i reati di corruzione a 16 anni e mezzo e non a 21 anni a 9 mesi come prevede attualmente la riforma del processo penale al vaglio della commissione giustizia del Senato. In pratica, si chiede non di incidere sull’articolo 157 del codice penale che riguarda direttamente la prescrizione, ma sul 161 che tratta della sospensione e delle interruzioni del procedimento. Il tempo di prescrizione e’ aumentato del massimo della pena piu’ di un terzo, prevede infatti l’emendamento a firma di Albertini, capogruppo in commissione giustizia, e Bianconi, depositato oggi.
