Sgambetto di FdI a Cuffaro, fuori dalla Giunta Schifani gli assessori Albano e Messina

Totò Cuffaro e Renato Schifani

Fuori dalla Giunta siciliana Nuova Democrazia Cristiana (NDC), il partito di Totò Cuffaro. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, infatti, ha deciso l’espulsione degli assessori Nuccia Albano (Famiglia) e Andrea Messina (Funzione pubblica), esponenti di NDC,  per l’appunto, assumendone ad interim le deleghe. La mossa arriva mentre l’ex presidente regionale Salvatore Cuffaro e il capogruppo all’Ars Carmelo Pace affrontano un’inchiesta che potrebbe portare agli arresti.

Giunta al collasso per le inchieste sulla NDC

Schifani ha giustificato la revoca come “doverosa” e “improntata al senso di responsabilità”, ma fonti di maggioranza rivelano che ha prevalso la linea dura di Fratelli d’Italia. Il governatore aveva inizialmente tentato una moral suasion per ottenere le dimissioni volontarie, ma il fallimento dei negoziati ha reso inevitabile la rottura.

Sgambetto di FdI ai democristiani

La decisione riflette il calcolo politico di Fratelli d’Italia, che da settimane premeva per l’espulsione dei cuffariani. “Non potevamo continuare a essere ricattati da sette deputati”, confida un esponente di FdI. Schifani manterrà l’interim almeno fino all’approvazione della Finanziaria, marginalizzando definitivamente l’ala Cuffaro.

Una giunta marchiata dai procedimenti giudiziari

L’esecutivo mostra crepe strutturali: oltre a Cuffaro, sono under investigation l’assessore al Turismo Elvira Amata (FdI), mentre il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino è sotto processo per corruzione. Come anche il presidente del parlamento siciliano, Gaetano Galvagno che è indagato sempre per corruzione. Un quadro che mina la credibilità istituzionale dell’intera maggioranza.

Maggioranza a rischio senza i 7 deputati NDC

Il centrodestra a Sala d’Ercole ovviamente da questo terremoto ne esce indebolito ma non sconfitto: senza i 7 deputati cuffariani Schifani scende a 37 seggi, più i 3 di Cateno De Luca. Numeri sufficienti per governare, ma che rivelano la progressiva erosione del consenso. La tenuta della maggioranza dipenderà dalla capacità di ricucire i rapporti con i transfughi.

Opposizione all’attacco: “Schifani è il vero problema”

Pd, M5S, Avs e Controcorrente scendono intanto in piazza a Palermo. “Non basta un’operazione cosmetica”, affermano. “Schifani è il regista di questo sistema corrotto. Deve dimettersi immediatamente per liberare la Sicilia dalla cappa di illegalità”.

Nuova corsa all’oro nell’area moderata

Gianfranco Miccichè (Grande Sicilia) e Forza Italia già corteggiano l’elettorato orfano della NDC. “Rappresentiamo l’alternativa seria a questo sistema”, dice Miccichè. Infine, la NDC convoca la direzione per decidere come restare a galla, mentre il partito di Cuffaro rischia la dissoluzione.