Spagna, si schianta il bus degli studenti Erasmus: morte 7 ragazze italiane. Ecco i nomi

Spagna, si schianta il bus degli studenti Erasmus: morte 7 ragazze italiane. Ecco i nomi
21 marzo 2016

Ci sono anche 7 italiane tra le 14 ragazze che ieri mattina intorno alle 6 hanno perso la vita in un tragico incidente in Spagna. Ecco la lista dei nomi: Francesca Bonello; Elisa Valent; Valentina Gallo; Elena Maestrini; Lucrezia Borghi; Serena Saracino; Elisa Scarascia Mugnozza. Le famiglie, si apprende, sono informate ma non hanno ancora fatto il riconoscimento, tranne per Valentina Gallo. La cronaca. Un autobus a bordo del quale viaggiavano 57 studenti del programma Erasmus, si è ribaltato e si è scontrato con una macchina. Il nostro ministero degli Esteri aveva subito confermato la presenza, tra i 44 feriti, di alcuni connazionali. Poi è arrivata la notizia che nessuno voleva sentire. Più della metà delle vittime, 8, sono italiane, si era detto in un primo momento. E l’unità di crisi sta assistendo le famiglie attraverso il numero 06-36225. Jordi Jane, ministro della Generalitat della Catalogna, ha fatto sapere che i morti, di età compresa fra i 19 e i 25 anni, sono di cinque diverse nazionalità: oltre alle sette italiane, due tedesche, una rumena, una francese, una uzbeka e una austriaca.

Il console italiano a Barcellona Stefano Nicoletti ha invece spiegato che i feriti italiani sono sei: due con ferite di modesta entità sono già stati dimessi e sono tornati verso Barcellona; quattro invece sono in condizioni più critiche e sono ricoverati in diversi ospedali della zona. Tra di loro c’è Annalisa Riba, studentessa di Farmacia dell’università di Torino, al momento ricoverata presso l’ospedale di Tarragona. La ragazza non è in pericolo di vita e avrebbe chiamato a casa per dire ai genitori di essere viva. Mentre un’altra ragazza, Lucrezia Borghi di Greve in Chianti (FI), sarebbe in gravi condizioni. “Stiamo fornendo, in contatto con il ministero degli Esteri e l’ambasciata, l’assistenza alle famiglie dei nostri connazionali – ha detto Nicoletti -. Quattro famiglie sono già arrivate a Tortosa, aspettiamo l’arrivo di altre tre famiglie. Questa mattina andremo ad accompagnare le famiglie, già arrivate, all’obitorio di Tortosa per il riconoscimento delle presunte vittime”. La Catalogna ha proclamato oggi e domani due giorni di lutto.

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L’autista del bus, che doveva riportare le studentesse da Valencia a Barcellona, è indagato per 13 omicidi con l’accusa di “imprudenza”. Oggi doveva comparire davanti al giudice per essere interrogato per determinare le cause dello schianto, secondo La Vanguardia, ma le condizioni di salute glielo impediscono. Intanto, parlando a Catalunya Ràdio, Jordi Jane, responsabile degli Affari interni per la Catalogna, ha spiegato che si sta procedendo con cautela al riconoscimento delle vittime e che “le 13 vittime sono state identificate, ma non ufficialmente” perché manca il test del dna. In ogni caso, ha aggiunto Jane, “l’Italia è in lutto”. Dei feriti in ospedale uno resta in condizioni critiche, cinque si trovano in un centro di Barcellona e uno a Tarragona. Il responsabile ha aggiunto che alcune famiglie sono arrivate in Catalogna: si tratta del padre della giovane uzbeka e dei genitori di alcune delle ragazze italiane morte.

Articolo aggiornato alle 12:03

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