Tosi: “Mai con la destra estrema”. Lega vicina alla scissione
Nel Veneto nasce un gruppo composto dai fedelissimi del sindaco di Verona e dai militanti non soddisfatti delle alleanze politiche di Salvini

Ragionare con consiglieri di area moderata, fa eco Luca Baggio “assume un significato particolare in un momento in cui la Lega si sta posizionando verso destra, cosa che a me non piace. Condivido la linea di Tosi, la necessità che la Liga Veneta sia autonoma nelle scelte come prevede lo statuto federale del partito”. E alla vigilia del Consiglio ‘Nathional’ della Liga Veneta convocato a Padova per domani sera, in cui Tosi dovrà comunicare le sue intenzioni: ossia se lasciare la Lega Nord per correre da solo per la presidenza del Veneto e mantenere quindi la sua fondazione “Ricostruire il Paese”, Zaia non si scompone. “L’uscita dei due consiglieri dal gruppo della Lega in consiglio regionale – replica – rientra nelle regole della democrazia. Io ho i veneti al mio fianco, quindi vado avanti nella mia direzione e poi in democrazia ognuno fa quello che vuole”. Oggi il governatore sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sul tavolo i referendum per l’autonomia e l’indipendenza del Veneto, genuini baluardi leghisti da issare per spostare l’attenzione dalle criticate derive nazional-nazionaliste della Lega salviniana. Non si sa ancora se Zaia e Tosi saranno sabato a Venezia alla manifestazione promossa da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e dallo stesso Matteo Salvini. Tutto dipenderà da cosa succede domani a Padova. E il Veneto, ancora una vota, è laboratorio politico.
