Trump come Obama, sanzioni a Russia finché non restituisce Crimea a Ucraina

Trump come Obama, sanzioni a Russia finché non restituisce Crimea a Ucraina
Nikki Haley
3 febbraio 2017

Le sanzioni contro la Russia resteranno “fino a che il controllo della Crimea non verra’ restituito all’Ucraina”. Non usa mezzi termini l’ambasciatrice Usa all’Onu, Nikki Haley (foto), davanti al Consiglio di sicurezza. “Gli Stati Uniti – ha aggiunto – sono con il popolo ucraino che da quasi tre anni soffre per l’intervento militare e l’occupazione. Fino a che la Russia e i separatisti che sostiene non rispetteranno la sovranita’ e l’integrita’ territoriale dell’Ucraina, la crisi continuera’”.

L’ESORDIO Dunque, non cambia l’approccio degli Stati uniti nei confronti della Russia in relazione al suo ruolo nel conflitto ucraino: condanna e sanzioni finché proseguirà l'”occupazione” della Crimea. La nuova amministrazione Trump ha intenzione di migliorare i rapporti con Mosca. “Tuttavia – ha precisato Haley – la grave situazione in Ucraina orientale richiede una chiara e forte condanna delle azioni russe”. L’ambasciatrice ha aperto le sue considerazioni al Consiglio di sicurezza Onu definendo “spiacevole” il fatto che la sua prima apparizione nell’organo esecutivo del Palazzo di Vetro dovesse essere dedicato alla “condanna delle azioni aggressive” della Russia.

CLIMA FIDUCIA “Gli Stati uniti sono al fianco del popolo dell’Ucraina che ha sofferto per oltre tre anni sotto l’occupazione russa e l’intervento militare”, ha detto. “Finché la Russia e i separatisti che lei sostiene non rispetteranno la sovranità e l’integrità territoriale, questa crisi continuerà”, ha proseguito. Haley ha ribadito la condanna per “l’occupazione russa della Crimea” e ha aggiunto: “La Crimea è una parte dell’Ucraina. Le nostre sanzioni collegate alla Crimea resteranno in vigore finché la Russia non restituirà il controllo della penisola all’Ucraina”. Nonostante queste dichiarazioni non segnino un cambiamento di linea rispetto alle posizioni della precedente amministrazione Obama, l’ambasciatore russo Vitaly Churkin ha sottolineato di aver registrato un cambiamento di tono. “Ho registrato un qualche cambiamento di tono”, ha detto ai reporter dopo la riunione. “E’ – ha aggiunto – solo l’inizio della strada e si spera che porti a qualcosa di più costruttivo”.

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