ULTIM’ORA – Devi cambiare subito la TV di casa I DIGITALE TERRESTRE, a Luglio non vedi più niente se non ti adegui
Digitale terrestre (pexels) - IlFogliettone.it
Il digitale terrestre cambia ancora, il primo passo concreto è il MUX RAI e la codifica HEVC: se non ti attrezzi adesso puoi restare senza TV
Il passaggio al nuovo digitale terrestre rappresenta una delle trasformazioni tecnologiche più rilevanti nel panorama televisivo italiano degli ultimi anni. Dopo molteplici rinvii e una transizione iniziata a rilento, il 2025 si presenta come un anno decisivo per milioni di utenti che dovranno adeguarsi al nuovo standard di trasmissione DVB-T2. La migrazione, pur non ancora completata, sta entrando nella fase finale, coinvolgendo sempre più emittenti e costringendo numerosi cittadini a verificare la compatibilità dei propri dispositivi.
Un’importante svolta è arrivata il 28 agosto 2024, quando la RAI ha attivato il primo MUX in tecnologia DVB-T2 con codifica HEVC Main 10. Questo aggiornamento consente una qualità d’immagine nettamente superiore, con trasmissioni in alta definizione, Ultra HD e anche 4K. Tuttavia, si tratta soltanto del primo tassello: molti altri operatori non hanno ancora effettuato il passaggio definitivo, e i vecchi segnali continuano a essere trasmessi parallelamente in molte zone d’Italia.
La roadmap iniziale prevedeva uno switch off molto più rapido, ma la complessità tecnica, la necessità di coordinamento tra broadcaster e le difficoltà organizzative hanno rallentato la marcia. Attualmente non esiste ancora una data ufficiale per lo spegnimento definitivo delle vecchie frequenze. La transizione prosegue dunque in modo progressivo, con tempi variabili da regione a regione, lasciando spazio a una doppia trasmissione che consente agli utenti di adeguarsi con calma.
In vista della progressiva dismissione dei vecchi segnali, diventa indispensabile controllare se il proprio televisore o decoder è compatibile con il nuovo digitale terrestre. I dispositivi più a rischio sono quelli acquistati prima del 2020, che potrebbero non supportare né lo standard DVB-T2 né la codifica HEVC Main 10. Per evitare sorprese, è utile sintonizzarsi sui canali test 100 o 200: la comparsa della scritta “Test HEVC Main 10” indica che l’apparecchio è già pronto per il futuro della TV.
Cosa succede se il televisore non è compatibile
Nel caso in cui il dispositivo non supporti il nuovo standard, l’unica soluzione sarà quella di acquistare un decoder esterno o un nuovo televisore. Fortunatamente, da tempo è obbligatorio per i rivenditori vendere solo apparecchi compatibili, ma resta il problema di milioni di dispositivi obsoleti presenti soprattutto nelle seconde case o nelle abitazioni di persone anziane. In questi contesti, il rischio di trovarsi improvvisamente senza segnale è più concreto.
Il passaggio al DVB-T2 non è solo un obbligo tecnico, ma anche un’opportunità per migliorare la qualità dell’esperienza televisiva. Grazie all’efficienza della nuova codifica, sarà possibile trasmettere più canali in alta definizione, rendere accessibili contenuti in Ultra HD e 4K e offrire una stabilità del segnale decisamente superiore rispetto al passato. La visione gratuita potrà quindi competere con le piattaforme a pagamento anche in termini di qualità.

Un processo complesso ma necessario
La gradualità del cambiamento è dettata dalla necessità di evitare disagi e garantire una transizione armonica. Il coordinamento tra emittenti, autorità competenti e territori è fondamentale per assicurare che nessuno venga escluso dall’accesso all’informazione e all’intrattenimento. Le regioni vengono aggiornate secondo un calendario tecnico che tiene conto anche delle specificità geografiche e delle infrastrutture locali.
Chiunque voglia continuare a guardare la televisione senza interruzioni deve agire per tempo. Verificare subito la compatibilità dei propri dispositivi, informarsi presso rivenditori affidabili o rivolgersi a tecnici specializzati può evitare spiacevoli sorprese. Solo con un’adeguata preparazione si potrà affrontare con serenità il definitivo passaggio al digitale terrestre di nuova generazione, garantendosi l’accesso a una televisione più moderna, ricca e tecnologicamente avanzata.
