Vai libera dal Senato a dl Enti Locali, ora è legge. Gruppo Ala vota la fiducia

Vai libera dal Senato a dl Enti Locali, ora è legge. Gruppo Ala vota la fiducia
2 agosto 2016

di Giuseppe Novelli

Via libera definitivo al decreto Enti locali, che diventa legge. L’Aula del Senato ha infatti votato la fiducia posta dal governo sul provvedimento. I voti favorevoli sono 165, i contrari 96 e nessun astenuto. Il testo, che non è stato modificato rispetto alla prima lettura della Camera che c’è stata il 21 luglio scorso, è stato così convertito in legge. Il provvedimento contiene misure importanti come quella relativa ai Fondi a sostegno delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario della Puglia, la sospensione dell’addizionale comunale sulla tassa d’imbarco, un intervento per salvare le concessioni degli stabilimenti balneari dopo la bocciatura della Corte di Giustizia europea, nuove assunzioni nei vigili del fuoco. E poi tante misure per dare respiro agli enti locali, anche per quelli che nel 2015 hanno sforato il patto di stabilità, che potranno assumere insegnanti nelle scuole e negli asili. Il testo del provvedimento che era stato approvato il 21 luglio scorso dalla Camera non è stato toccato.

“Il gruppo Ala vota si’ alla fiducia”, ha annunciato, nel suo intervento in Aula, il senatore verdiniano di Alleanza LiberalPopolare Autonomie, Pietro Langella, spiegando come, a suo parere, “non bisogna giudicare negativamente provvedimenti come quello che stiamo esaminando oggi, dal momento che essi rappresentano tasselli importanti che, mano a mano, vanno ad aggiungersi all’ossatura centrale della riforma anche e soprattutto alla luce delle complicazioni riguardanti la nuova architettura degli enti territoriali e le loro diverse articolazioni”. Per Langella, “non si possano biasimare disposizioni che, di fatto, tendono a far respirare i Comuni incidendo sul fondo di solidarieta’ per quegli enti che necessitano di compensazioni degli introiti derivanti dalla Tasi (e per i quali vengono accantonati 80 milioni di euro). Cosi’ come degna di nota e’ l’istituzione del fondo per l’erogazione di contributi per l’estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari da parte degli enti locali”. Ecco le misure.

10 MLN PER DISASTRO FERROVIARIO PUGLIA – Una spesa di 10 milioni di euro per il 2016 viene autorizzata in favore delle famiglie delle vittime del disastro ferroviario di Andria-Corato e di coloro che, a seguito dell’incidente, abbiano subito lesioni gravi o gravissime. Spetta alla Presidenza del Consiglio dei ministri, d’intesa con i sindaci dei comuni di residenza delle vittime e dei soggetti che hanno subito lesioni personali gravi e gravissime, individuare le famiglie beneficiarie e attribuire le somme a ciascuna famiglia o soggetto. Alle famiglie delle vittime è attribuita una somma non inferiore a duecentomila euro che viene determinata anche valutando lo stato di ‘effettiva necessità’.

SPIAGGE – ‘Nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai princìpi di derivazione europea, per garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto e assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio senza soluzione di continuità, conservano validità i rapporti già instaurati’. Con questa misura s’interviene a sostegno dei gestori degli stabilimenti balneari, dopo che la Corte di giustizia europea ha bocciato la proroga automatica al 2020 delle concessioni.

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NIENTE AUMENTO TASSA IMBARCO – Viene disposta la sospensione, dal primo settembre al 31 dicembre 2016, dell’applicazione dell’incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco. La misura si è resa necessaria dopo che, in diverse località, alcune compagnie low cost avevano minacciato il taglio dei collegamenti.

ANCHE PER CHI E’ DECADUTO RATE CARTELLE EQUITALIA – Viene consentito ai contribuenti decaduti, alla data del primo luglio 2016, il beneficio della rateizzazione dei debiti tributari. Potranno essere riammessi alla rateizzazione, fino a un massimo di ulteriori 72 rate mensili, presentando apposita richiesta entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore di questo provvedimento.

PICCOLI COMUNI, SALE AL 75% SOGLIA TURN OVER – E’ stata innalzata al 75% (in luogo dell’attuale 25%) la limitazione al turn over del personale per i comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti che nel 2015 non erano sottoposti alla disciplina del patto di stabilità interno. Assunzioni che saranno possibili qualora il rapporto dipendenti-popolazione dell’anno precedente sia inferiore al rapporto medio dipendenti-popolazione per classe demografica, come definito per il triennio 2014-2016. Si prevede che i comuni e le città metropolitane delle regioni in cui sia stato ricollocato il 90% del personale soprannumerario delle province possano riattivare le procedure di mobilità.

IMMIGRATI – In caso di arrivi consistenti e ravvicinati di minori stranieri non accompagnati, qualora i comuni non riescano a garantire l’accoglienza, il Prefetto dispone l’attivazione di strutture ricettive ‘temporanee’ esclusivamente dedicate ai minori non accompagnati, con una capienza massima di 50 posti per ciascuna struttura, in cui sono assicurati i servizi garantiti per le strutture di prima accoglienza.

RICOSTRUZIONE L’AQUILA – E’ prevista l’assegnazione di un contributo straordinario, per l’esercizio 2016, a copertura delle maggiori spese e delle minori entrate, in relazione alle esigenze connesse alla ricostruzione a seguito del sisma del 6 aprile 2009, nel limite complessivo di 18,5 milioni di euro, così ripartito: 16 milioni di euro per il comune dell’Aquila; 2,5 milioni di euro, comprensivo di una quota pari a 0,5 milioni di euro finalizzata alle spese di personale impiegato presso gli uffici territoriali per la ricostruzione, per gli altri comuni del cratere sismico (Comune di Fossa).

SISMA 2012 – Viene prorogato dal 30 giugno 2016 al 30 settembre 2016 il termine entro il quale le regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto devono comunicare al Mef e ai comuni interessati gli importi da escludere dal saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, relativi a spese sostenute dagli enti locali colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 con risorse proprie provenienti da erogazioni liberali e donazioni da parte di cittadini privati e imprese, nonché da indennizzi derivanti da polizze assicurative. Vengono inoltre autorizzati i Commissari delegati delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, i comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 e le prefetture delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia ad assumere personale con contratto di lavoro flessibile per le annualità 2017 e 2018, nei limiti della spesa previsti per le annualità 2015 e 2016.

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193 ASSUNZIONI PER VIGILI DEL FUOCO – Viene autorizzata l’assunzione ‘straordinaria’ di 193 vigili del fuoco nei ruoli iniziali del Corpo per l’anno 2016.
Contestualmente viene incrementa di 400 unità la dotazione organica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e viene autorizzata una spesa di 10 milioni per l’ammodernamento dei mezzi e dei dispositivi di protezione individuale del Corpo dei vigili del fuoco per ciascuno anno dal 2016 al 2018.

SCONTI A COMUNI CHE HANNO SFORATO IL PATTO DI STABILITA’ – Vengono attenuate le sanzioni previste a carico degli enti locali che non hanno rispettato il Patto di stabilità interno per il 2015, con riguardo in particolare alla sanzione consistente nella riduzione delle risorse del fondo sperimentale di riequilibrio: tale sanzione viene disapplicata nei confronti delle città metropolitane e delle province delle regioni a statuto ordinario e delle Regioni Siciliana e Sardegna che non hanno rispettato il Patto; viene ridotta nei confronti dei comuni che non hanno rispettato il Patto.

148 MLN PER FUNZIONI E STRADE PROVINCE – Per il 2016 viene assegnato un contributo alle Province delle regioni a Statuto ordinario pari a 48 milioni di euro per l’esercizio delle funzioni fondamentali. Si autorizza, inoltre, la società Anas a stipulare accordi, previa intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, fino ad un massimo di 100 milioni di euro, per assicurare la manutenzione straordinaria della rete stradale per l’anno 2014.

NIENTE ASSUNZIONI PER ENTI LOCALI IN RITARDO SUI BILANCI – In caso di mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione dei bilanci di previsione, dei rendiconti e del bilancio consolidato e dell’invio dei relativi dati entro trenta giorni dalla loro approvazione alla Banca dati delle pubbliche amministrazioni, gli enti territoriali non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale fino a quando non abbiano adempiuto. Rimane ferma per gli enti locali la disposizione concernente lo scioglimento e la sospensione dei consigli comunali e provinciali per effetto della mancata approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti.

RISORSE AI COMUNI PER ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI – E’ stato istituito un fondo nello stato di previsione del ministero dell’Interno con una dotazione di 14 milioni di euro per il 2016 e di 48 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018, finalizzato a consentire l’erogazione di contributi ai comuni per l’estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari.

PER SERVIZI INFANZIA CONCORSI ENTRO 2019 – Gli enti locali (non oltre il 31 dicembre 2019) potranno bandire concorsi finalizzati a valorizzare specifiche esperienze professionali maturate all’interno dei medesimi enti ed istituzioni locali che gestiscono i servizi per l’infanzia. Inoltre, tali enti possono prevedere, anche contestualmente: la proroga delle graduatorie vigenti per un massimo di 3 anni a partire dal primo settembre 2016; il superamento della fase preselettiva per coloro che abbiano maturato un’esperienza lavorativa di almeno 150 giorni di lavoro nell’amministrazione che bandisce il concorso.

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SCUOLE E ASILI, ASSUNZIONI ANCHE IN COMUNI CHE HANNO SFORATO PATTO – Anche i Comuni che nel 2015 hanno sforato il patto di stabilità interno, potranno procedere ad un piano triennale straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale insegnante ed educativo, per consentire il mantenimento dei livelli di offerta formativa, nei limiti delle disponibilità di organico e della spesa di personale sostenuta per assicurare i relativi servizi nell’anno educativo e scolastico 2015-2016. Allo stesso tempo potranno effettuare procedure di stabilizzazione di contingenti di personale educativo e scolastico impiegato a tempo determinato nelle scuole d’infanzia e degli asili nido.

10 MILIONI PER PROGRAMMAZIONE VOLONTARIA OFFERTA LATTE – C’e’ l’attivazione della programmazione produttiva volontaria dell’offerta per il settore lattiero con un finanziamento ad hoc di 10 milioni di euro in base alla normativa europea.

RIFINANZIATO FONDO INDIGENTI PER ACQUISTO LATTE CRUDO – Viene confermato lo stanziamento di 10 milioni di euro per il fondo nazionale indigenti per l’acquisto di latte crudo da trasformare in Uht e distribuire agli indigenti attraverso la rete degli enti caritativi, evitando così sprechi alimentari legati alla crisi del comparto.

SUPERMORATORIA DEBITI ALLEVATORI ANCHE PER SUINICOLTURA – Si interviene ancora a sostegno degli allevatori con una supermoratoria dei debiti, che coinvolge anche il settore suinicolo. L’intervento è realizzato attraverso l’allargamento delle finalità del fondo latte e prevede dal 2017 la concessione di un contributo destinato alla copertura dei costi sostenuti dagli allevatori per interessi sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016.

RIDUZIONE PRELIEVI QUOTE LATTE CAMPAGNA 2014/2015 – E’ stata introdotta la riduzione dei prelievi previsti per lo sforamento delle quote latte dell’ultima campagna, quella 2014/2015. Si interviene modificando la legge Zaia del 2009 e correggendo i criteri, in modo tale che gli allevatori paghino le multe in misura pari a quella dovuta all’Unione europea riducendo quindi da circa 100 a 32 milioni il prelievo dovuto. Questo intervento si aggiunge all’ampliamento della compensazione stabilito a luglio 2015 che aveva coinvolto 1260 produttori con 20 milioni di euro di prelievo evitato.

FONDO DA 10 MILIONI PER AVVIO PIANO CEREALICOLO NAZIONALE – Vengono stanziati 10 milioni di euro in un fondo dedicato per l’avvio del piano cerealicolo nazionale a sostegno delle produzioni di grano italiane e per la valorizzazione della qualità. Tra gli interventi sono previsti investimenti per infrastrutture di stoccaggio dedicate, ricerca e innovazione a supporto del frumento duro.

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