Cronaca

Sotto la neve per 48 ore, identificate vive 10 persone. Trovati due corpi senza vita di dispersi. “Segnali di altre persone vive”

Finora sono dieci le persone trovate vive sotto di quel che resta dell’Hotel soffocato dalla valanga. Notizie frammentate e a volte confuse. Va da se data la difficile e precaria condizione in cui si lavora e in cui possono viaggiare le informazioni. Altre buone notizie arrivano dai vigili del fuoco. “Abbiamo dei segnali di altre persone che rispondono alle nostre sollecitazioni. Mi fermo qui perché bisogna andarci piano” ha detto il dirigente Giuseppe Romano. Dunque, sono sei le persone trovate vive tra le macerie dell’hotel Rigopiano, travolto da una valanga mercoledì scorso. I sei superstiti hanno trovato rifugio in un sottotetto in cui si è creata una bolla d’aria, grazie alla quale hanno potuto respirare. Due di loro, un bambino e la sua mamma, sono già stati estratti e trasportati, in buone condizioni, all’ospedale civile di Pescara. Sono in corso le operazioni di recupero degli altri.

VICINI AL MIRACOLO Siamo vicini al miracolo, noi ci speravamo tanto, sapevamo che c’era la possibilità di trovare queste sacca d’aria e questo ci ha spinto a continuare a scavare con più determinazione”, ha detto Walter Milan, responsabile della comunicazione con la stampa del CNSAS nazionale. Quanto alla speranza di trovare altri dispersi in vita – 34 le persone all’interno della struttura, due delle quali in salvo dall’altro ieri e due trovate purtroppo decedute – Titti Postiglione, del Dipartimento della Protezione Civile, spiega: “speranze di trovare altri dispersi in vita le abbiamo sempre avute, anche se tutti sappiamo in ogni attività di ricerca e soccorso si affievoliscono via via che passa il tempo. Sicuramente dopo questo ritrovamento ora le speranze sono aumentate”. Oggi però non sono arrivate solo belle notizie: due persone che erano disperse in slavine sono state ritrovate decedute. Una a Ortolano, nel comune di Campotosto, dove è stato recuperato il corpo di una persona dispersa sotto una slavina da mercoledì scorso e una a Crognaleto, in Provincia di Teramo, dove è stato recuperato il corpo di uno dei due dispersi che si cercavano nel comune. Proseguono le ricerche per la seconda persona.

APERTA INCHIESTA Anzi, quell’ammasso di tronchi e’ stato il di piu’ che ha portato distruzione e lutti perche’ l’onda d’urto e’ stata ancor piu’ forte. Un evento-killer innescato probabilmente dalle 4 scosse sismiche di magnitudo tra 5,1 e 5,4 della mattina di mercoledi’ con epicentro l’area dell’Aquilano ma fortemente avvertite in questo versante della regione abruzzese dove il rischio valanghe era gia’ classificato 4 (su una scala di 5) a causa dei grandi apporti di neve per diversi giorni di seguito. Una slavina che ha inoltre provocato una sorta di ‘traslazione’ dell’edificio, vale a dire lo ha spostato di una decina di metri in avanti, e non e’ escluso che alcuni dei dispersi siano stati travolti e trascinati fuori dal perimetro dell’edificio. Non a caso le ricerche dei vigili del fuoco con le squadre specializzate in questo tipo di attivita’ ed anche quelle condotte dai componenti del Soccorso alpino e speleologico riguardano anche la zona estera all’hotel, cioe’ il fronte in pendenza della valanga nevosa. Le prime tre salme recuperate sono state portate all’ospedale di Pescara per l’identificazione e gli accertamenti medico-legali di rito. E’ stata subito avviata un’inchiesta per disastro colposo da parte della procura di Pescara: si vuole accertare anche l’attendibilita’ di testimonianze secondo cui era partita la richiesta di soccorso e di poter evacuare la zona e pero’ era rimasta inevasa o comunque non subito tradotta in aizoni concrete.

LE SQUADRE A LAVORO Una quarta vittima era data nella notte per localizzata ma non facile da recuperare. E poi, come detto, ci sono i numerosi dispersi, le persone che mancano all’appello. Le operazioni sono coordinate dalla centrale di protezione civile allestita nel palazzetto dello sport di Penne, una sorta di quartier generale. Sono oltre i 200, tra vigili del fuoco, soccorso alpino, Guardia di finanza, carabinieri e Polizia di Stato, le persone impegnate nelle ricerche. L’attivazione di torri faro ha consentito di cercare anche nelle ore notturne appena trascorse. Si opera con squadre di 30 per volta che si alternano in un lavoro sul posto molto delicato e condotto con estrema attenzione, scavando anche a mano tra la neve ammassata, per evitare ulteriori crolli di parti dell’hotel gia’ collassate e di mettere a rischio gli stessi soccorritori o – la speranza e’ sempre presente fino a prova contraria – sopravvissuti rimasti intrappolati. Una speranza sempre piu’ flebile, viene detto da chi ha esperienza di queste situazioni critiche. Il trascorrere delle ore, le condizioni climatiche estreme (con il rischio assideramento molto forte), il silenzio da sotto le macerie e da sotto la neve, il girare a vuoto dei cani da ricerca, senza cogliere i segnali specifici attesi, rendono infatti sempre piu’ sottile quel filo che lega ancora alla vita.

47MILA SCOSSE Sono oltre 47.600 le scosse della sequenza sismica che, dal 24 agosto scorso, coinvolge l’Italia Centrale. E’ l’ultimo bilancio dell’Ingv che, rispetto all`ultimo aggiornamento di ieri, non segnala eventi di magnitudo maggiore o uguale a 4, mentre sono stati una decina i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell`Ingv prevalentemente nell`area a sud tra le province dell`Aquila e Rieti. Negli ultimi giorni, infatti, l`attività sismica è concentrata soprattutto nell`area a sud tra le province dell`Aquila e Rieti. Dal 18 gennaio, la sequenza è molto attiva tra le province dell`Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice): in questa zona l`Ingv ha localizzato a oggi complessivamente quasi 600 eventi sismici di magnitudo maggiore o uguale di 2: salgono a circa 70 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 rispetto a ieri mentre rimangono invariati i 7 eventi di magnitudo compresa tra 4 e 5 e i 4 di magnitudo maggiore o uguale a 5.

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