Molti Paesi europei riconoscono Guaidò presidente. Mattarella: “Responsabilità su linea condivisa”

4 febbraio 2019

Spagna, Gran Bretagna, Francia, Germania e altri Paesi europei, tra cui non figura al momento l’Italia, hanno riconosciuto Juan Guaidò, leader dell’opposizione venezuelana, come presidente in carica dopo che il capo di stato Nicolas Maduro ha rigettato l’ultimatum per indire elezioni presidenziali anticipate.

La Russia, uno dei principali alleati del regime di Maduro, dal canto suo, ha condannato “l’ingerenza” europea nel Paese latinamericano, un tentativo di “legittimare l’usurpazione del potere”. Guaidò è stato già riconosciuto dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Australia e altri Paesi sudamericani. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha invitato Guaidò a “indire al più presto elezioni libere e democratiche”, dopo aver annunciato il riconoscimento. Il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt ha dichiarato il sostegno a Guaidò su Twitter auspicando “che questo ci avvicini alla fine della crisi umanitaria” in Venezuela.

Francia, Austria, Svezia e Danimarca sono tra gli altri Paesi che hanno riconosciuto il leader dell’opposizione. “I venezuelani hanno il diritto di esprimersi liberamente e democraticamente”, ha twittato il presidente francese Emmanuel Macron confermando il sostegno al presidente del Parlamento venezuelano. La Germania “riconosce Juan Guaido come presidente ad interim del Venezuela, con l’obiettivo di iniziare una transizione politica e portare il Paese a elezioni libere, trasparenti e credibili”, ha dichiarato la portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel Martina Fietz.

Per l’Italia stamani si è espresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendo “senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri partner e alleati dell’Unione Europea”. “Non può esserci né incertezza né esitazione tra volontà popolare e richiesta di autentica democrazia da un lato e dall’altro la violenza della forza e le sofferenze della popolazione civile” ha ammonito il capo dello Stato. Maduro in un’intervista alla tv spagnola Sexta rilasciata ieri ha dichiarato che “non cederà alla pressione” di coloro che chiedono la sua uscita di scena. “Perché l’Unione europea deve dire a un Paese del mondo che ha già condotto elezioni che deve ripetere le presidenziali, perché non sono state vinte dai loro alleati di destra”, ha detto. Il presidente del Venezuela ha ammonito sul rischio di una guerra civile nel Paese, ribandendo agli Stati uniti di “non intervenire nei nostri affari interni” per non “ripetere il Vietnam”. askanews

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