Batosta a Cinquestelle per il Pd: Virginia Raggi e Chiara Appendino, due donne M5S alla guida di Roma e Torino

Batosta a Cinquestelle per il Pd: Virginia Raggi e Chiara Appendino, due donne M5S alla guida di Roma e Torino
20 giugno 2016

di Maurizio Balistreri

Due donne, entrambe del Movimento 5 Stelle, alla guida di Roma e Torino. Nella capitale Virginia Raggi (foto sx)si sta imponendo con un largo margine (è data ben sopra il 60% nelle proiezioni) su Roberto Giachetti del Pd, che ha riconosciuto la sconfitta. Una vittoria attesa, mentre più a sorpresa è arrivata quella di Chiara Appendino (foto dx) a Torino. Qui la candidata pentastellata ha rimontato rispetto al primo turno superando (nelle proiezioni è intorno al 55%) Piero Fassino. Non un candidato qualsiasi, il sindaco uscente: più volte ministro e ultimo segretario dei Ds. Appendino, 32 anni, è anche il sindaco più giovane a guidare Torino. Anche Fassino ha riconosciuto la sconfitta è ha chiamato Appendino: “Chiara Appendino è il nuovo sindaco di Torino. Le ho telefonato per congratularmi e per augurarle di poter assolvere al meglio al mandato di sindaco” ha detto. “Il risultato – ha aggiunto Fassino – è evidente nella sua lettura: il centrodestra ha votato in blocco per la candidata M5s e unendo i voti del M5s a quelli del centrodestra si arriva facilmente all’esito di questo voto. Noi abbiamo confermato i voti del primo turno. Per il centrodestra l’occasione era ghiotta, estromettere il centrosinistra dalla guida di Torino, ed è prevalsa su ogni altra ragione”.

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Intanto il Pd ha diffuso una nota a commento dei risultati negativi di Roma e Torino: “I ballottaggi – si legge – segnano per i candidati del Pd una sconfitta netta senza attenuanti a Torino e Roma contro le candidate del M5s e una vittoria chiara e forte a Milano e Bologna contro i candidati delle Destre”. E’ stata del 50,54% l’affluenza alle urne nei 113 comuni – esclusi il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia – chiamati al ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Al primo turno, alla stessa ora, la percentuale dei votanti era stata del 59,94%. A Napoli nessun problema per De Magistris che con le sue liste civiche si conferma primo cittadino. “Abbiamo vinto contro il Movimento Stelle, contro Gianni Lettieri, contro gran parte del mondo dell’informazione. Ha vinto il popolo napoletano. Quello di oggi non è un voto di protesta ma il voto per una rivoluzione governata. E’ questa l’unica vera novità di queste elezioni”. Lo ha detto il confermato sindaco di Napoli Luigi de Magistris aggiungendo che “è un risultato straordinario che voglio condividere con quella parte di popolo che ci ha creduto”. Da Napoli “arriva la spinta per governare con le mani pulite e fuori dal sistema”.

RAGGI Virginia Raggi riportera’ a Roma “legalita’ e trasparenza nelle istituzioni dopo 20 anni di mal governo e mafia capitale che non vedevano piu’ questi criteri a guidare l’amministrazione”. Lo ha assicurato il neo sindaco della Capitale. “Saro’ sindaco di tutti i romani, anche di quelli che non mi hanno votato”, ha aggiunto Raggi, “si apre un nuova era”. Vuole mettere da parte i “toni aspri” che hanno contraddistinto la campagna elettorale il sindaco eletto Virginia Raggi, auspicando che “da domani tutte le forze politiche abbiano il buon senso di aprire un dialogo onesto sui problemi per rimettere al centro le scelte politiche nell’interesse dei romani”. “Voglio mettere un punto ai toni aspri che hanno contraddistinto la campagna elettorale, sui vili attacchi che ho ricevuto”, ha affermato, “e’ il tempo di lavorare, problemi sono tanti. Io sono pronta a governare”.

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APPENDINO “Non potro’ risolvere tutti i problemi della citta’, ma nei prossimi cinque anni ascoltero’ i miei cittadini, saro’ il sindaco di tutti di torinesi”. Sono le prime parole da sindaco di Torino, Chiara Appendino, che ha vinto il ballottaggio sconfiggendo il sindaco uscente Piero Fassino. “Abbiamo il dovere di ricucire una citta’ profondamente ferita ricostruendo i rapporti di fiducia tra i torinesi e i loro amministratori – ha detto la Appendino -. Ogni torinese dovra’ sentire il palazzo di citta’ come la sua casa, la cui porta sara’ sempre aperta”. Il neo sindaco ha sottolineato: “I torinesi ci hanno accolto con un rinnovato interesse per la politica. Siamo un piccolo frammento della storia della nostra citta’. Ci sono ke vittorie per la nostra liberta’ e le tante vite di famiglie che qui sono venute per far crescere i loro figli. Questa eredita’ ho il diovere di custodirla e lasciarla migliore a chi ci succedera’”.

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