Gli iraniani hanno scelto “percorso di stare con il mondo”. Rohani rieletto presidente

Gli iraniani hanno scelto “percorso di stare con il mondo”. Rohani rieletto presidente
Il presidente iraniano, Hassan Rohani
20 maggio 2017

Il presidente iraniano uscente, il moderato Hassan Rohani, è stato riconfermato alla guida del Paese. A dare l’annuncio ufficiale il ministero degli Interni di Teheran, comunicando i risultati delle presidenziali di venerdì. Con il voto gli iraniani hanno scelto un “percorso di stare con il mondo” e hanno respinto l’estremismo ha detto Hassan dopo la sua clamorosa rielezione. “Il messaggio della nostra gente è stato molto chiaramente espresso – ha aggiunto -. Il popolo iraniano ha scelto la strada dell’impegno con il mondo, lungi dall’essere estremisti”, rimarcando che “gli iraniani vogliono vivere in pace e in amicizia con il resto del mondo, ma non accettano minacce o umiliazioni”. E in quella che appare una frecciata al nemico saudita, che oggi ospita il presidente Usa Donald Trump, il presidente ha sottolineato che “il nostro popolo ha dichiarato ai Paesi vicini e all’intera regione che il percorso verso la sicurezza e’ il rafforzamento della democrazia e non fare affidamento sui poteri stranieri”. In base ai dati ministeriali, il rieletto presidente ha ottenuto circa il 57% delle preferenze contro il 38,3% del principale rivale, il conservatore Ebrahim Raisi. Tradotto in voti, Rohani ha ottenuto circa 23,5 milioni di preferenze contro i 15,8 milioni di Raisi.

I votanti sono stati oltre 41 milioni sui 56,4 milioni di aventi diritto, oltre il 73%: un’affluenza assai elevata che aveva costretto le autorità a prorogare di due ore l’apertura dei seggi. Erano presenti altri due candidati, che hanno ottenuto risultati marginali. Rohani, 68 anni, era stato eletto per il primo mandato nel 2013. Questi quattro anni hanno visto il suo impegno nel negoziato sul nucleare, che ha portato a una parziale cancellazione delle sanzioni imposte alla Repubblica islamica a livello internazionale. Al momento l’accordo non ha ancora avuto gli effetti sperati sul rilancio economico del paese, ma ha comunque riportato l’Iran sulla scena politica. Rohani nel secondo mandato intende proseguire nella politica di apertura; resta il fatto che, per la struttura costituzionale dell’Iran, la politica del presidente deve sempre ricevere l’avallo della Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ma e’ anche sottoposta all’attento vaglio del potente sistema giudiziario islamico e dei Guardiani della rivoluzione, il corpo armato di elite. “La nostra stabilità non deriva dalle ‘coalizioni’, ma dai nostri popoli”. Così in un tweet il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, alludendo, alla coalizioni anti-Isis a guida Usa ma anche a quella panaraba a gyuida Saudita nello Yemen dopo la rielezione del presidente RohaniPer il capo della diplomazia iraniana quindi sono le persone, e non non coalizioni, la spina dorsale della stabilità della Repubblica Islamica iraniana: “Gli iraniani devono essere rispettati e sono pronti ad impegnarsi”, ha aggiunto Zarif.

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LE CONGRATULAZIONI

La televisione di Stato iraniana tra i primi a congratularsi. Le felicitazioni sono riportate nei titoli della banda che scorre nella parte inferiore dello schermata della tv di Stato Irib. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, si affida a un tweet: “Gli iraniani hanno appassionatamente preso parte alla vita politica del loro paese. Mi congratulo con il presidente Hassan Rohani per il forte mandato ricevuto”. Quindi, l’Unione europea è pronta a proseguire il lavoro con l`Iran per la “piena attuazione” degli accordi sul nucleare e per la pace regionale. “L`Ue – ha proseguito – è pronta a continuare il lavoro per la piena attuazione dell`accordo Jcpoa, per gli impegni bilaterali, per la pace regionale e per rispettare le aspettative di tutti gli iraniani”. Per il segretario del Pd, Matteo Renzi, la vittoria del riformista Hassan Rohani “è fondamentale” e il leader moderato con la riconferma “fa un passaggio fondamentale”. Anche il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con l’omologo iraniano Hassan Rohani, auspicando il rafforzamento dei legami bilaterali fra Russia e Iran. Putin ha auspicato inoltre che Mosca e Teheran continuino a lavorare per “mantenere la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo nel suo complesso”.  Il presidente siriano Bashar al Assad si è felicitato con Rohani, promettendo di proseguire nella “cooperazione” con l’Iran, alleato chiave di Damasco nell’attuale conflitto civile. Complimentandosi per il “successo” di Rohani, Assad ha sottolineato la necessità di “proseguire il lavoro di cooperazione con la Repubblica iraniana in vista del rafforzamento della sicurezza e della stabilità dei due paesi, della regione e del mondo intero”.

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Lunga la lista delle personalità istituzionali che si sono congratulati con il rieletto presidente iraniano. Il presidente cinese Xi Jinping inviando un telegramma ha auspicato “ulteriore rafforzamento” dei legami bilaterali tra Cina e Iran. Il presidente cinese ha aggiunto che “le relazioni cinesi-iraniane hanno registrato un forte progresso e queste potrebbero conseguire ulteriori risultati positivi con l’avvicinamento tra i responsabili ed i popoli dei due Paesi”, come ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Irna. “Il voto del popolo iraniano, che ha eletto per la seconda volta Hassan Rohani Presidente della Repubblica Islamica dell`Iran, è una importante conferma del percorso di riforme moderate, dialogo e apertura intrapreso dal Paese”. Così ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, secondo cui “in nome dei profondi e antichi legami che uniscono i nostri Paesi, rivolgo al presidente Rohani il sincero augurio di poter svolgere il nuovo mandato nell`interesse dei cittadini iraniani, della stabilità della regione e del dialogo sul piano internazionale”. Il capo della diplomazia italiana ha ribadito che “l’Italia sostiene l’accordo sulla questione nucleare e confida che l’Iran prosegua nell’attuazione in buona fede degli obblighi previsti dal JCPoA e dalla Risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per consolidare la fiducia della Comunità internazionale”. Pure Paolo Gentiloni manifesta le sue “congratulazioni al Presidente iraniano Hassan Rouhani”. Via Twitter, il presidente del Consiglio esprime “fiducia nell’amicizia tra i nostri popoli e nelle relazioni trai nostri Paesi”. Si registra anche l’intervento della guida suprema iraniana Ali Khamenei, il quale senza citare il presidente rieletto Rohani, ha evidenziato che i vincitori delle elezioni presidenziali siete “voi, il popolo e il sistema della Repubblica islamica”. Ali Khamenei ha elogiato il processo elettorale che “nonostante le cospirazioni dei nemici ha conquistato la fiducia di questo grande popolo”, che ha partecipato in massa al voto con una affluenza che ha superato il 70%. “Tutti i settori della societa’ e di differenti tendenze politiche si sono recati insieme a votare spalla a spalla”, ha sottolineato il leader, aggiungendo che “l’Iran islamico ha nuovamente spazzato via i rancorosi e gli invidiosi e ha mostrato al mondo la nostra volonta’ nazionale” e chiedendo agli iraniani “unita’ dopo le tensioni” della campagna elettorale. Khamenei, il cui pupillo era il candidato cionservatore Ebrahim Raeisi, ha inoltre chiesto al nuovo presidente e ai membri del prossimo governo di eliminare i problemi del paese, di dedicarsi alle zone rurali e povere e di lottare contro la corruzione.

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