4 novembre, Mattarella: la pace è un valore da coltivare e da preservare

4 novembre, Mattarella: la pace è un valore da coltivare e da preservare
4 novembre 2022

Nel giorno delle celebrazioni dell`Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, come “la pace” sia “un valore da coltivare e preservare” e “più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale”. Per il Capo dello Stato, che in mattinata ha reso omaggio alla tomba del Milite Ignoto, all’Altare della Patria, a Roma, alla presenza, tra le tante cariche istituzionali, del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e successivamente ha deposto una corona al Sacrario dei Caduti d’Oltremare a Bari, “la pace continua a gridare la sua urgenza”.

Mattarella e la guerra in Ucraina

Anche nel suo intervento dal palco, allestito per una cerimonia a Lungomare Nazario Sauro, nel capoluogo pugliese, il Presidente Mattarella è tornato a parlare della guerra in Ucraina sottolineando come siano “passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio”. Occorre cercare “una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra”, ha aggiunto. Per il Capo dello Stato “assume allora un significato speciale questa celebrazione del 4 novembre, giornata nella quale l`Italia si stringe, con riconoscenza, attorno alle sue Forze Armate. Perché nessuno più degli uomini e delle donne che indossano una divisa conosce il valore della pace e cosa significhi metterla a rischio”.

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“L`Europa unita è stata per 70 anni l`antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma talvolta persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente. E` accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Federazione russa ha scatenato contro l`Ucraina e il suo popolo”, ha aggiunto ancora.

Secondo Mattarella “non è un caso se tra i primi obiettivi cui si dedicarono i padri fondatori dell`Europa vi fosse la Difesa comune”. Alcuni passi “sono stati compiuti, ma troppo poco e troppo lentamente”. Questo “resta un grande obiettivo per il quale l`Italia può dare un importante contributo, sia in sede politica, sia attraverso il patrimonio tecnologico e industriale di cui dispone. Nella convinzione che investire nella Difesa europea significa anche rafforzare l`Alleanza Atlantica nel suo pilastro continentale”.

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